"Celletta" di via Naviglio

Nel 1300 l'Italia era insanguinata da lotte fratricide che seminavano un po' dovunque lutti e distruzione. Soprattutto i due partiti più forti, quello dei Guelfi e quello dei Ghibellini, si facevano guerra spietata e non solo nelle città, ma anche nelle campagne. Nel 1309, dopo, preghiere ferventi alla Madonna da parte delle popolazioni del luogo e trattative di persone autorevoli, si venne ad un patto di pace fra le due fazioni in lotta e ciò avvenne all'incrocio fra via Fornazzo e via Naviglio.

Una leggenda narra che al momento dello scontro furioso fra le parti, una nebbia fittissima avvolse i contendenti in maniera che invece di trovarsi gli uni contro gli altri, si accorsero di essere abbracciati in durevole pace.

La cosa fu ritenuta un prodigioso intervento della B.V. Maria e su di un muro fiancheggiante la strada fu dipinta a ricordo una immagine della Madonna della Pace. In seguito si eresse una piccola cappella a ricordo.

Fu posta questa iscrizione all'interno della Celletta : "I capi delle fazioni dei guelfi e dei ghibellini, al momento di venire allo scontro mortale, sono improvvisamente passati dall'odio alla pace. Inizio del sec. XIV"

Nel 1563 giunsero a Bagnacavallo i P. Carmelitani e chiesero di costruire chiesa e convento in quei pressi. Il vescovo di Faenza, Mons. Giovanni Battista Sighigelli, il 25 ottobre 1565 inaugurò solennemente chiesa e convento assegnandole il titolo di Madonna della Pace.

Verso la meta' del 1700 la chiesa (detta pure del Carmine "di fuori") divenne labente.

I Padri Carmelitani chiesero di edificare "dentro" la città (in località la "Rocca") la nuova struttura a proprie spese. La popolazione chiese che vi si trasportasse l'immagine della Madonna della Pace che si trovava ancora in via Fornazzo e fu inaugurata nel 1759 ed eresse cola' una Celletta.

L'immagine del 1759 é stata trafugata nel 1981. Agli inizi del 1983 si é proceduto allo spostamento della Celletta (circa 40 m a Nord nel terreno della Casa di riposo Bedeschi) per dare spazio all'allargamento di  via naviglio e il prof. Ballardini Gabriele ha dipinto una nuova immagine che ha donato alla Chiesa; essa è stata benedetta dal vescovo di Faenza mons F.Tarcisio Bertozzi  l8 settembre 1983.

 

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