"Oggi
vi è nato un salvatore, che è il Cristo Signore"(Lc2,11)
Fare memoria del
mistero dell'Incarnazione significa per noi rivivere un evento sempre attuale;
la presenza nella nostra storia del Dio-con-noi è per l'uomo di
ogni tempo, e quindi anche per l'uomo di oggi, la certezza di
vedere realizzata la propria vita.
L'uomo di oggi si può identificare con la figura di Zaccheo, "capo
dei pubblicani e ricco". Egli è colui che ha
tutto: potere e denaro, ma è inquieto ed insoddisfatto; per questo si mette
alla ricerca di Qualcuno che possa donargli la pienezza del vivere. Egli
rifiuta di confondersi tra la folla; è piccolo di statura, non tanto fisica quanto morale. Sale su un sicomoro per vedere
Gesù; vuol vedere senza essere visto. Gesù lo chiama
per nome; scende dal sicomoro, e per lui inizia una vita nuova. Egli cerca
l'incontro con il Salvatore, e l'incontro avviene.
"Oggi
devo fermarmi a casa tua"(Lc19,5)
Il desiderio di
Zaccheo combacia con il desiderio di Gesù, che è
quello di fermarsi. Gesù fa breccia nel cuore dell'uomo, lo conquista e vi
rimane. Oggi anche per noi è il momento della salvezza che va
accolta come un dono.
"Oggi
la salvezza è entrata in questa casa"(Lc19,9)
L'incontro con
Cristo si concretizza e diventa, per Zaccheo, fonte di gioia, nella sua casa.
Cristo desidera entrare nelle nostre case, nella nostra
intimità, ed in particolare, nelle nostre famiglie, perché la nostra
scialba quotidianità si trasformi in un oggi di salvezza.
"Ecco,
sto alla porta e busso. Se qualcuno ascolta la mia voce e mi apre la porta, io
verrò da lui, cenerò con lui ed egli con me" (Ap 3,20)
Gli
Amici del Presepio della Parrocchia di Santa Maria, festeggiando i 10 anni di attività, ringraziano di cuore tutti i benefattori
augurando a tutti un felice Natale ed un buon 2001.