CIAO DON
MARIO
I tuoi “bimbetti belli” ti vogliono bene
e te lo hanno dimostrato nell’ultimo saluto, così numerosi e commossi.
Il
foglio di questa domenica è stato l’ultimo preparato dal nostro caro Don Mario.
Chi come noi ha collaborato con lui durante tutti questi anni ha avuto modo di
apprezzare il grande amore che aveva per questa chiesa, per i suoi
parrocchiani, per la parola di Dio che diffondeva e cercava di far conoscere in
ogni occasione. Aveva una grande fiducia
nella Provvidenza: Don Mario non chiedeva mai denaro, eppure nelle sue mani
giungevano molte
elemosine per la missione in Burundi del fratello Padre Vittorio.
Don
Mario non possedeva beni, eppure nessun povero usciva dalla sua casa senza aver
avuto un aiuto morale e materiale, aspetto questo che i più
qui a Mogliano non conoscono per il suo agire
discreto e schivo, ma di cui noi eravamo consapevoli.
Era
profondamente innamorato della Parola di Dio che poneva al di sopra di tutti
gli insegnamenti: la diffondeva in maniera semplice ai suoi ragazzi del
catechismo; la diffondeva in forma più ampia e articolata nelle omelie
domenicali, omelie che molti apprezzavano per la loro chiarezza e semplicità.
La diffondeva anche con questo foglio domenicale che da tanti anni lo curava
con riflessioni sempre nuove sulla Parola Evangelica. Come era solito dire,
anche un “flash” o una parola poteva bastare a suscitare un’emozione.
Don Mario amava diffondere il messaggio di Cristo
anche con il Presepio artistico che, con l’aiuto di giovani, veniva allestito
nel periodo natalizio. Ogni anno un tema biblico diverso era illustrato nel
Presepio con parole, scritti e rappresentazione iconografica; all’aspetto
istruttivo si affiancava quello caritativo in quanto le numerose offerte erano
completamente devolute
ad opere missionarie.
Don Mario era vicino alla sua gente,
soprattutto ai malati che spesso andava a trovare. In ogni sua celebrazione non
mancava mai una preghiera per i sofferenti della nostra comunità, a cui
rivolgeva il proprio pensiero con espressioni che ne sottolineavano, non solo
la sofferenza, ma anche la sua personale e commossa partecipazione.
Chi di noi ha partecipato alle sue celebrazioni
per i defunti sa bene come cercasse di diffondere l’idea di un Dio Padre
misericordioso che, per usare le sue parole, “asciugherà ogni lacrima” in
questo passaggio ad una vita piena.
Oggi amiamo pensare che Don Mario, nel suo
incontro con il Padre, abbia già avuto l’abbraccio del figlio atteso, e che
ogni sua lacrima sia già stata asciugata.
( i tuoi “bimbetti belli”, con il gentile
contributo della Prof.ssa Anna Luchetti )