14
giugno 2009
CORPUS DOMINI
“Questo è il mio corpo...
Questo è il mio sangue, versato per molti
Oggi celebriamo un Mistero così grande che nel contemplarlo e nel riceverlo
ci dovrebbero tremare le gambe: noi crediamo alla presenza reale di Cristo
nel pane e nel vino dell'altare!
Noi adoriamo Cristo presente per
l'eternità nei nostri tabernacoli! Non possiamo che stupirci davanti a questo
mistero: Gesù è vivo in mezzo a noi!
A noi spesso però può succedere quello
che Giovanni Battista diceva ai Suoi ascoltatori: “In mezzo a voi c'è uno
che voi non conoscete”.
Quante comunioni! Quanti sono
davvero preparati a riceverla? Anche due volte al giorno! Ma cambia qualcosa in
me con tutte queste comunioni? La finisco con i miei rancori? La smetto di fare
differenza tra le persone? Il mio cuore si allarga sempre un po' di più per
amare?
“Chiunque in modo indegno mangia il
Pane e beve il Calice del Signore, sarà reo del Corpo e del Sangue del Signore.
Ciascuno esamini se stesso... perché chi mangia e beve
senza riconoscere il Corpo del Signore, mangia e beve la propria condanna”.
Il pane degli Angeli è divenuto il pane
degli uomini. “Cosa mirabile”: l'umile e povero servo mangia
il suo Signore”. Ci viene servito l'unico Pane! Siamo seduti ad un'unica
mensa!
L'unico Pane spezzato condiviso tra
tutti, diversi, porta il sogno di Dio che gli uomini diventino una sola
famiglia e porta il sogno dell'uomo giusto che finalmente si possa sperimentare
la pace di una umanità riconciliata. Durante
Corpo offerto,
prima nelle parole “Prendete e mangiate”, poi offerto
trafitto sulla croce perché sia vinto il male e Satana; Sangue offerto
prima sulla Mensa “Prendete e bevete”, poi versato, fino all'ultima
goccia dalle Sue ferite, per lavare il mondo e cancellare il debito del
nostro peccato.
Apri i nostri
occhi perché ti vedano. Apri i nostri cuori perché ti servano nella carità e
nell'amore.
Nell'attesa del Tuo ritorno non ci
manchi mai questo Pane per il cammino dell'unità. Facci testimoni di un'umanità
nuova, nutrita dal Tuo Amore di misericordia e di perdono, capace di portare
frutto!
IL MISTERO DEL CORPUS DOMINI
“Quest’oggi riaffermiamo con grande gioia la
nostra fede nell’Eucaristia, il Mistero che costituisce il cuore della
Chiesa. Il Mistero eucaristico
"è il dono che Gesù Cristo fa di se stesso, rivelandoci l’amore
infinito di Dio per ogni uomo". Pertanto quella del Corpus Domini è
una festa singolare e costituisce un importante appuntamento di fede e di lode
per ogni comunità cristiana. È festa che ha avuto origine in un determinato
contesto storico e culturale: è nata con lo scopo ben preciso di riaffermare
apertamente la fede del Popolo di Dio in Gesù Cristo vivo e realmente presente
nel santissimo Sacramento dell’Eucaristia. È festa istituita per adorare,
lodare e ringraziare pubblicamente il Signore, che "nel
Sacramento eucaristico continua ad amarci ‘fino alla fine’, fino al dono del
suo corpo e del suo sangue".
La Celebrazione eucaristica di questa
sera ci riconduce al clima spirituale del Giovedì Santo, il giorno in cui
Cristo, alla vigilia della sua Passione, istituì nel Cenacolo la santissima
Eucaristia. Il Corpus Domini costituisce così una ripresa del mistero del
Giovedì Santo, quasi in obbedienza all’invito di Gesù di "proclamare sui
tetti" ciò che Egli ci ha trasmesso nel segreto (cfr Mt 10,27).
Il dono dell’Eucaristia, gli
Apostoli lo ricevettero dal Signore nell’intimità dell’Ultima Cena, ma era
destinato a tutti, al mondo intero. Ecco
perché va proclamato ed esposto apertamente, perché ognuno possa incontrare
"Gesù che passa" come avveniva per le strade della Galilea, della Samaria e della Giudea; perché ognuno, ricevendolo, possa
essere sanato e rinnovato dalla forza del suo amore. Questa, cari amici, è la
perpetua e vivente eredità che Gesù ci ha lasciato nel
Sacramento del suo Corpo e del suo Sangue. Eredità che domanda di essere
costantemente ripensata, rivissuta, affinché, come ebbe a dire il venerato Papa
Paolo VI, possa "imprimere la sua inesauribile
efficacia su tutti i giorni della nostra vita mortale". Papa
Benedetto)
NON
DIMENTICARE: OGGI