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MAGGIO 2008
CORPO E SANGUE DI CRISTO
(Gv.6,51-58)
“Io sono il
Pane della vita”.
La festa del Corpo e del Sangue del Signore ricorda il
mistero della Sua presenza in mezzo a noi. E’ il mistero
della comunione profonda di Dio con gli uomini realizzato nel Corpo e
nel Sangue di Gesù “dato per noi”.
La festa del Corpo e del Sangue di Gesù ricorda il dono dello Spirito del Suo Amore attraverso
la Sua realtà umana.
Due sono i verbi che Gesù
adopera: mangiare
e bere. Gesù deve
essere assimilato. “Assimilare la carne e il sangue del Figlio è posto in costante rapporto con il dono della vita: vita eterna”.
La vita eterna consiste nel rimanere in una unità
profonda con Gesù.
Il Corpo di Gesù
e il Suo Sangue sono detti vero cibo e vera bevanda: essi nutrono la vera vita dell’uomo in
maniera perfetta.
La vera vita dell’uomo è amare. La carne e il
sangue di Gesù sono dono del Suo Amore infinito agli
uomini. Con la Sua carne Gesù manifesta e
comunica il Suo Amore di bontà. Egli
rende visibile l’Amore di Dio agli uomini: lo rende concreto e storico.
L’umanità di Gesù non è solo il luogo in cui Dio si rende
presente, ma è dono per tutti: Dio instaura, per mezzo di Gesù,
una comunione sul piano umano. Dio si avvicina all’uomo e stabilisce con lui una unione profonda per inserirlo nella Sua sfera divina.
Con la Sua carne, dunque, Gesù apre il Cielo agli uomini: “Vedete il cielo ormai aperto”.
Dio si rivela in Gesù
nella Sua trascendenza e comunica il Suo Spirito che
salva.
“Chi mangia di questo pane vivrà in eterno”.
L’umanità di Gesù
deve essere assimilata. “L’adesione a Gesù non si
ferma all’esterno. Egli non è un modello
esteriore da imitare, ma una realtà interiorizzata. Questa unione intima
cambia la realtà interiore del discepolo. Produce la sintonia con Gesù e fa vivere identificati con Lui”.
Solo
Gesù è l’Uomo vero: è l’immagine vera
di Dio nel creato. Chi assimila Lui è
anche uomo vero. Chi è vero uomo in Gesù deve essere pane spezzato per
i fratelli. Deve essere amore di Dio
donato.
Dio vuol creare una umanità
nuova dove la vita umana sia pienamente realizzata.
Il progetto di Dio sugli uomini è: “L’amore di tutti e di ciascuno per tutti”.
Il
“pane della vita” sostiene i cristiani in questo mondo inaridito da ideologie
di morte
“Immergere” Gesù nella vita delle
strade delle moderne città, offrire “il
pane della vita” alla comunità cristiana, per sostenerla “mentre attraversa il
deserto di questo mondo, inaridito da sistemi ideologici ed economici che non
promuovono la vita, ma piuttosto la mortificano; un mondo dove domina la
logica del potere e dell’avere piuttosto che quella del servizio e dell’amore;
un mondo dove non di rado trionfa la cultura della violenza e della morte”.
“Il
Mistero eucaristico è
il dono che Gesù Cristo fa di se stesso, rivelandoci
l’amore infinito di Dio per ogni uomo. Pertanto quella del Corpus Domini è una
festa singolare e costituisce un importante appuntamento di fede e di lode per
ogni comunità cristiana”. E’ una festa
che “ci riconduce al clima spirituale del Giovedì Santo, il giorno in cui
Cristo, alla vigilia della sua Passione, istituì nel Cenacolo la santissima
Eucaristia”. E’ “un dono” che “gli
Apostoli ricevettero dal Signore nell’intimità dell’Ultima Cena, ma era destinato a tutti, al mondo intero. Ecco perché va
proclamato ed esposto apertamente, perché ognuno possa incontrare ‘Gesù che passa’ come avveniva per le strade della Galilea, della Samaria e della Giudea; perché ognuno, ricevendolo, possa
essere sanato e rinnovato dalla forza del suo amore”.
(Papa Benedetto)
NON DIMENTICARE:
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Questa sera,
dopo
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Giovedì 29
Maggio, ore 21: Cenacolo Mariano