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Alcune riflessioni sul Vangelo della Domenica

16 MARZO 2008

LE PALME (Mt.26,14-27,66)

"Gesù, avendo di nuovo gridato, emise lo Spirito".

     Gesù, che aveva ricevuto la vita da Dio come dono, a Lui la riconsegna. E’ il momento in cui si rivela il grande evento della salvezza.

La croce di Gesù rinnova e capovolge tutto. Gesù dona lo Spirito e si manifestano tre grandi segni: nei cieli, sulla terra e sotto terra.

Segno nei cieli: tre ore di tenebre.

Segni sulla terra: “Ed ecco il velo del tempio fu squarciato in due da cima a fondo; e la terra fu scossa; e le rocce furono spezzate”.

Segni sotto terra: ”E i sepolcri furono aperti; e molti corpi dei santi morti risuscitarono, dopo la risurrezione entrarono nella Città Santa; e furono resi visibili a molti”.

Dopo questi eventi il centurione e le guardie sono presi da grande spavento e il centurione esclama:

“Veramente quest’Uomo era Figlio di Dio”.

Il velo del tempio “fu squarciato”. Il violento squarcio del velo del tempio rivela che Dio non ha abbandonato Gesù, ma gli rivela il Suo Amore, manifestando la Sua potenza verso i capi dei sacerdoti che hanno decretato la Sua morte. Lo squarcio del velo significa anche che, con la morte di Gesù, il tempio dove agiscono i capi religiosi del popolo ebreo, cessa di esistere.

“Il velo è stato squarciato, cosicché Gesù può passare dalle tenebre circostanti al Padre per riporre il Suo Spirito nelle Sue mani”. Gesù passa attraverso il velo squarciato al Santuario Celeste dove è la presenza vera di Dio. Ormai il Santuario Celeste è accessibile a tutti quelli che seguono Gesù.

Gesù edifica un altro Santuario non fatto da mani d’uomo, non quello celeste che già esiste,  ma un Santuario nuovo formato dai credenti, un Santuario formato da pietre viventi. Lo squarciarsi del velo del Santuario è accompagnato dallo scuotersi della terra, dallo spezzarsi delle rocce, dall’aprirsi delle tombe, dalla risurrezione dei numerosi corpi dei santi morti in Gerusalemme. Il terremoto e la risurrezione dei morti indicano l’avvento di un mondo nuovo.

Solo la croce di Gesù, segno di Amore totale per questa piccola creatura umana, rinnova e capovolge tutto. Con la morte e la Risurrezione di Gesù “non soltanto crolla la barriera sacra (il velo del tempio) che separa i vicini a Dio dai lontani, ma nasce una nuova umanità (le tombe che si aprono e i morti che risorgono).

Tutto dice che la croce è l’istante in cui crolla il mondo vecchio per far posto ad un mondo nuovo”.


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