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GENNAIO 2008
III TEMPO ORDINARIO
(Mt.4,12-23)
S.
Angela
"Quando Gesù seppe che Giovanni era
stato arrestato, si recò in Galilea".
L’attività di Giovanni Battista è terminata. La sua
missione era quella di preparare la venuta del Messia. Ora può consegnare i
figli d’Israele a Colui che è più potente: Gesù.
Govanni esce dalla scena di questo mondo, ma non rinuncia ad
essere profeta e precursore di Gesù. La vita di Giovanni è molto simile a quella
di Gesù. “E’ singolare l’intreccio delle loro
vite; di entrambi Dio annuncia la nascita, entrambi proclamano lo stesso
messaggio: “Convertitevi, perché il Regno
dei Cieli è vicino”; entrambi sono consegnati ad
un giudizio; per entrambi vi è una autorità pagana che sentenzia; per entrambi
vi è una opposizione violenta alla loro predicazione. Non poteva essere diversa
la loro fine. Il tragico destino del Battista prelude già la fine tragica di Gesù; anche il Messia sarà rifiutato e morirà con un
giudizio di condanna appeso alla croce”.
Giovanni
e Gesù sono testimoni della contrapposizione tra
regni potenti della storia e il Regno di Dio; tra
tenebre e luce, tra menzogna e verità,
tra vita e morte.
Il cristiano, lungo il corso dei secoli,
vive sempre sotto questo segno di contraddizione. La Chiesa vive in un mondo in
cui la luce viene soffocata dalla cattiveria, ma nulla
riesce a vincere la grande luce. Gesù è la Luce del
mondo. Egli è la vita per tutti. Il
Suo messaggio, nonostante la forza delle tenebre, entra nella storia del mondo.
Gesù ha un mess
aggio di amore per i giusti e i peccatori. E’ un dono che deve entrare nel cuore per essere
accolto; è un dono che perdona le colpe
e rende luminosa la vita. Il messaggio di Gesù
guida e apre il cuore alla conversione.
“Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini”.
Gesù, per realizzare il Regno di Dio tra
gli uomini, chiama dei collaboratori.
Sono persone semplici: lavoratori. Simone e Andrea “gettavano le reti”; Giacomo e Giovanni “le riassettavano”. Gesù
chiama chi vive nel lavoro ordinario. Egli ha una forza particolare per
attirare a Sé. Non ha bisogno di luoghi privilegiati. E’ il Signore di tutto e
di tutti. Egli chiama anche oggi; il Suo invito continua;
è ripetuto in ogni tempo e in ogni luogo.
Tutti sono chiamati ad entrare nel Suo
Regno per avere vita piena. Chi segue Gesù deve
prendere una radicale e assoluta decisione: bisogna avere una straordinaria
fiducia in Lui.
31
gennaio: San Giovanni Bosco, fondatore dell’opera sales
“Sii con Dio come
l’uccello che sente tremare il ramo e continua a cantare, sapendo di avere le
ali. Facciamo noi quello che possiamo e il Padre della
misericordia aggiungerà ciò che manca. Dio non si lascia vincere in generosità.
Dio non abbandona nessuno; chi ricorre a lui con l’anima monda dal peccato e
con la preghiera ben fatta, ottiene quanto gli bisogna. Nelle
gravi necessità é tempo di far vedere se veramente confidiamo in Dio.
Bisogna abbandonarsi nelle mani della Divina Provvidenza che non verrà mai
meno. Chi si rimette pienamente a Dio, é impossibile che non venga
esaudito. Confidate ogni cosa in Gesù sacramentato ed
in Maria Ausiliatrice e vedrete che cosa sono i miracoli.
Cominciamo in mezzo alle difficoltà; ma siate certi che coll’aiuto di Dio supereremo tutto. La fede è quella che fa
tutto. Ricordatevi, che ogni cristiano è tenuto di mostrarsi propositivo verso
il prossimo, e che nessuna predica è più vera del buon esempio. Ciò che
santifica non è la sofferenza, ma la pazienza”
(dagli
scritti di S.Giovanni Bosco, Padre e Maestro dei
giovani)
Non
Dimenticare:
Giovedì 31 Gennaio, ore 21: cenacolo mariano.