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DICEMBRE 2007
IV AVVENTO
(Mt.1,18-24)
“Egli la prese
con sé".
Gli Evangelisti, nel presentare la vita di Gesù, non tengono conto molto del racconto cronologico, ma
fanno una riflessione profonda sulla Sua vita per la
nostra fede.
“I quattro Evangelisti sono dei grandi teologi e dei
raffinati letterati. I Vangeli possono competere con le grandi opere letterarie
dell’umanità, e presentano una ricchezza teologica che ancora non si è cessato
di scoprire”. I Vangeli sono libri di fede.
Nella vita di Maria gli
Evangelisti Matteo e Luca sono concordi nel dire che
Lei ha concepito il Figlio di Dio per opera dello Spirito Santo. Nel narrare
l’infanzia di Gesù Luca è gioioso e
disteso, Matteo è drammatico.
“Maria attende un figlio, ma
non da Giuseppe”. Luca narra l’Annunciazione. “Matteo specifica che Maria
è incinta dello Spirito Santo, ma questa affermazione,
non verificabile, non fa che complicare la situazione della moglie di
Giuseppe”. “E’ attendibile un fatto del genere?”. “Come è
possibile spiegare o convincere Giuseppe di questa irruzione dello Spirito di
Dio in una ragazza di Nazaret?”.
“Quel che è
accaduto non ha precedenti. Nella storia d’Israele si conoscevano casi di
donne sterili che per un intervento divino sono poi divenute madri, ma sempre
per opera del marito”.
“Ma Maria non è sterile. Giuseppe non è vecchio. Da dove viene questo figlio? E’ il
dramma di Giuseppe. Non sa darsi una spiegazione credibile. E’ qualcosa che non
è mai accaduto e Giuseppe non ha possibilità di fare alcun confronto”.
“Giuseppe è un giusto, cioè
un fedele irreprensibile osservante di tutte le prescrizioni della legge divina
e sa già come deve comportarsi”.
“Maria è incinta e la legge
di Dio prescrive che la moglie va denunciata e lapidata!”. “Ma Giuseppe non se la sente di far ammazzare Maria”.
“No, Giuseppe non denuncia Maria, ma neanche se la prende in casa”. Decide di ripudiarla in
segreto, per non esporla alle denuncie del paese e a
una tragica fine.
“Giuseppe non osserva la legge. Tra il bene della legge e quello della moglie sceglie quest’ultimo”.
Il
bene dell’uomo sta al di sopra di tutto e di tutti.
“E mentre Giuseppe era ancora
torturato da queste cose, ecco che gli apparve in sogno l’Angelo del Signore e
gli disse:
“Giuseppe, figlio di David, non esitare a prendere con te Maria, tua moglie, perché quello che è generato in Lei
viene dallo Spirito Santo”.
“Giuseppe fece come gli aveva detto l’Angelo del
Signore e prese con sé la moglie”. Ella diede alla
luce un Figlio ed egli lo chiamò Gesù”. (da A.Maggi, “Non ancora
Madonna”)
IL NATALE SI AVVICINA
Il
richiamo più suggestivo alla nascita del Signore,
ormai imminente, viene dal presepe, che in tante case è già stato allestito. La
semplicità del presepe contrasta però con quell'immagine del Natale che talora viene proposta in modo
insistente dai messaggi pubblicitari. Anche la bella
tradizione di scambiarsi, tra familiari ed amici, i doni in occasione del
Natale, sotto l'urto di una certa mentalità consumistica rischia di perdere il
suo autentico senso "natalizio". In effetti, questa
usanza si comprende a partire dal fatto che Gesù
in persona è il Dono di Dio all'umanità, di cui i nostri doni in questa festa
vogliono essere riflesso ed espressione. Per tale ragione, è quanto mai
opportuno privilegiare quei gesti che manifestano
solidarietà ed accoglienza verso i poveri e i bisognosi. Dinanzi al presepe, lo
sguardo si sofferma soprattutto sulla Vergine e su Giuseppe, che attendono la nascita di Gesù. In Maria, e nel suo Sposo castissimo, vediamo
realizzate le condizioni indispensabili per prepararci al Natale di
Cristo. Anzitutto, il silenzio interiore e la preghiera, che
permettono di contemplare il mistero che si commemora. In secondo luogo,
la disponibilità ad accogliere la volontà di Dio, comunque
essa si manifesti. Il sì di Maria e di Giuseppe è
pieno e coinvolge tutta la loro persona: spirito, anima e corpo. Così sia per
ciascuno di noi! Gesù, che tra qualche giorno verrà a
far risplendere di gioia il nostro presepe, possa trovare in ogni famiglia
cristiana una generosa accoglienza, così come avvenne
a Betlemme nella Notte Santa”.
(dall’Angelus di Papa
Giovanni Paolo II del 2002)
NON DIMENTICARE:
NOTTE DI NATALE, A MEZZANOTTE: MESSA SOLENNE DI
MEZZANOTTE