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Alcune riflessioni sul Vangelo della Domenica

7 OTTOBRE 2007

XXVII TEMPO ORDINARIO   (Lc.16,5-10)

Beata Vergine d.Rosario

 

"Signore, aumenta la nostra fede".

Gli apostoli chiedono a Gesù di aumentare la loro fede.

La fede è accogliere nel cuore la Parola di Gesù che è amore. Gesù insegna a perdonare e a distogliere l’uomo dalle azioni non buone. Gli scandali sono inevitabili. Chi scandalizza si metta una macina da mulino al collo e si getti in mare. Chi pecca sia perdonato.

Il fratello che pecca sette volte e sette volte chiede il perdono, sia perdonato.

Davanti a questo insegnamento gli apostoli chiedono a Gesù di aumentare la loro fede. La fede è l’amore di Gesù accolto. Questo amore, piccolo come un granellino di senapa, ha una forza meravigliosa, può sradicare un sicomoro e trapiantarlo nel mare.

Il gelso è una pianta che non si sradica facilmente. La fede lo trasporta anche in un luogo dove non attecchisce. Gesù, con questa parabola, però, non la ricetta per far miracoli. Egli “non ha mai trasportato con la Sua volontà un sicomoro in mare, ha fatto solo miracoli per portare la salvezza nel cuore dell’uomo”.

Credere significa lasciare spazio nella vita alla potenza dell’amore di Dio che realizza la salvezza. L’uomo è chiamato a collaborare con Lui.

La fede, ossia l’amore di Gesù nel cuore, ha la capacità di rivelare la Signoria di Dio nella storia. Il credente deve riconoscere che Dio guida ogni uomo alla meta e deve compiere la Sua volontà che è il bene per tutti.

Siamo servi inutili”.

         Solo Dio dà il senso alla vita. Solo in Dio l’uomo sa chi è e dove va. Gesù dice:

Mio cibo è fare la volontà di Colui che mi ha mandato e compiere la Sua opera” (Gv. 4,34).

         L’inviato di Gesù, l’apostolo, è chiamato servo di Dio. Il servo è una proprietà del padrone, è solo uno strumento parlante, con nessun diritto da far valere dopo il lavoro, né salario, né riconoscenza. Come lo schiavo non ha nessun diritto da far valere, dopo il lavoro, davanti al padrone, così l’apostolo di Gesù si riconosca totalmente inefficace davanti a Dio: a Lui solo risale l’iniziativa e l’efficacia della missione.

La fedeltà dell’apostolo sarà ricompensata da Dio che chiama, suscita e guida alla missione. Il discepolo di Gesù si affidi totalmente a Dio che ricompensa con una misura buona e traboccante.

L’apostolo si lasci guidare sempre dalla fede cioè dall’amore di Cristo nel cuore.

La preghiera e la Parola di Dio lo sostengano sempre!

 

BEATA VERGINE DEL ROSARIO

Madonna di Pompei - B.V. del  Rosario.jpg (9878 byte)

 

Nel Medioevo, i vassalli usavano offrire ai loro sovrani delle corone di fiori in segno di sudditanza. I cristiani adottarono quest0usanza in onore di Maria, offrendole la triplice "corona di rose", ora completata a quattro, che ricorda i misteri di Cristo.

Inizialmente questa festa fu chiamata "Santa Maria della Vittoria" per celebrare la liberazione dei cristiani dagli attacchi dei Turchi, nella vittoria navale del 7 ottobre 1571 a Lepanto (Grecia). Poiché in quel giorno, a Roma, le Confraternite del Rosario celebravano una solenne processione, San Pio V attribuì la vittoria a "Maria aiuto dei Cristiani" ed in quel giorno ne fece celebrare la festa nel 1572. Dopo le altre vittorie di Vienna nel 1683 e Peterwaradino nel 1716, papa Clemente XI istituì la festa del Rosario nella prima domenica di ottobre.

"Recitate il Rosario tutti i giorni...

Pregate, pregate molto e fate sacrifici per i peccatori...

Sono la Madonna del Rosario.

Solo Io vi potrò soccorrere.

...Alla fine il Mio Cuore Immacolato trionferà ".

(La Madonna a Fatima)

San Bernardo di Clairvaux, nel suo celebre "Ricordare" scrive:

" Ricordati, o piissima Vergine Maria, non essersi mai udito al mondo che alcuno abbia ricorso al Tuo aiuto, chiesto la Tua protezione e sia stato da Te abbandonato!"

 


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