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LUGLIO 2007
XVIII TEMPO ORDINARIO
(Lc.11,1-13)
"Quando pregate dite: Padre"
Di questa bellissima preghiera
abbiamo quattro versioni: quella di Matteo, quella di Luca, quella della Didachè e quella di Marcione. In
tutte le tradizioni del Padre Nostro al centro c’è: “Dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano “epiousios”).
L’Evangelista Luca dice: “Padre,
a – Sia
santificato il Tuo nome;
b – Venga il Tuo
Regno;
Dacci ogni
giorno il nostro pane quotidiano.
a – Perdonaci i
nostri peccati perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore.
b – Non ci
indurre in tentazione.
Si ammiri il bell’ordine
del Padre Nostro:
primo: l’onore al Padre;
secondo: il Suo
Regno in terra;
terzo: il bisogno dell’orante: il Pane, il Perdono, la Pace.
Dio è Padre, non solo degli Israeliti,
ma di tutti gli uomini.
“Sia santificato il Tuo nome”.
Il nome di Dio è Santo e tale deve
essere considerato da tutti. Nessuno lo deve profanare. Tutti riconoscano
“Venga il Tuo Regno”.
Il Regno di Dio è già presente nella
storia, ma deve crescere ed entrare nel cuore di ogni
uomo. Dio esercita la Sua regalità, manifestandosi Padre. Egli si prende cura dei deboli e dei poveri. “La
paternità di Dio viene sperimentata nei gesti
quotidiani di perdono e nella generosa condivisione che rendono visibile la
santificazione del Padre”.
“Dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano”.
Il pane è un alimento vitale. Il pane che
nutre l’uomo in questo
mondo non va chiesto a Dio e non viene dal cielo, ma dal lavoro dell’uomo, deve
essere procurato con giuste fatiche e condiviso generosamente con chi non ne
ha. “Il Pane donato da Dio non è
prodotto dall’uomo. E’ una realtà divina che non può
essere acquistata attraverso lo sforzo umano, ma è un dono da richiedere a Dio”. E’ Gesù,
Dio-con-noi-, manna
nascosta, nutrimento per ogni uomo, “Chi
mangia di questo pane vivrà in eterno”.
“Perdonaci”.
Perdonare significa rinunciare volontariamente a punire una mancanza o un’offesa. Dio
cancella il debito, la somma dovuta.
“Non ci indurre in
tentazione”.
Signore, Tu sei Padre, non farci
soccombere nella prova. “La fedeltà a Gesù e al Suo
messaggio garantisce di non soccombere nella prova” (A.Maggi).