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Alcune riflessioni sul Vangelo della Domenica

29 LUGLIO 2007

XVIII TEMPO ORDINARIO (Lc.11,1-13)

 

"Quando pregate dite: Padre"

Di questa  bellissima preghiera abbiamo quattro versioni: quella di Matteo, quella di Luca, quella della Didachè e quella di Marcione. In tutte le tradizioni del Padre Nostro al centro c’è: “Dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano  epiousios”).

L’Evangelista Luca dice: “Padre,

aSia santificato il Tuo nome;

bVenga il Tuo Regno;

Dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano.

aPerdonaci i nostri peccati perché anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore.

bNon ci indurre in tentazione.

Si ammiri il bell’ordine del Padre Nostro:

 primo: l’onore al Padre;

secondo: il Suo Regno in terra;

terzo: il bisogno dell’orante: il Pane, il Perdono, la Pace.

Dio è Padre, non solo degli Israeliti, ma di tutti gli uomini.

Sia santificato il Tuo nome”.

Il nome di Dio è Santo e tale deve essere considerato da tutti. Nessuno lo deve profanare. Tutti riconoscano la Sua paternità. Il Suo nome di Padre sia rispettato e lodato da ogni uomo. I Suoi figli rendano visibili la Sua bontà e ogni creatura sperimenti la Sua paternità.

Venga il Tuo Regno”.

Il Regno di Dio è già presente nella storia, ma deve crescere ed entrare nel cuore di ogni uomo. Dio esercita la Sua regalità, manifestandosi Padre. Egli si prende cura dei deboli e dei poveri. “La paternità di Dio viene sperimentata nei gesti quotidiani di perdono e nella generosa condivisione che rendono visibile la santificazione del Padre”.

Dacci ogni giorno il nostro pane quotidiano”.

 Il pane è un alimento vitale. Il pane che nutre l’uomo in  questo mondo non va chiesto a Dio e non viene dal cielo, ma dal lavoro dell’uomo, deve essere procurato con giuste fatiche e condiviso generosamente con chi non ne ha. “Il Pane donato da Dio non è prodotto dall’uomo. E’ una realtà divina che non può essere acquistata attraverso lo sforzo umano, ma è un dono da richiedere a Dio”. E’ Gesù, Dio-con-noi-, manna nascosta, nutrimento per ogni uomo, “Chi mangia di questo pane vivrà in eterno”.

Perdonaci”.

Perdonare significa rinunciare volontariamente a punire una mancanza o un’offesa. Dio cancella il debito, la somma dovuta.

Non ci indurre in tentazione”.

Signore, Tu sei Padre, non farci soccombere nella prova. “La fedeltà a Gesù e al Suo messaggio garantisce di non soccombere nella prova” (A.Maggi).


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