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GIUGNO 2007
XI TEMPO ORDINARIO
(L c.7,56-8,3)
S.
Valeriana
"Chi è quest’uomo che perdona
anche i peccati?"
Dio non
abbandona mai la Sua creatura. Dio si ricorda sempre dell’uomo e lo cura: "Che cos’è l’uomo perché
te ne ricordi e il figlio dell’uomo perché te ne curi?" (Sal. 8).
L’uomo è una creatura libera e si realizza secondo le
proprie scelte.
Una donna peccatrice, con la sua
libertà, entra nella sala di un banchetto solenne. E’ spinta da un amore
profondo per Gesù. Gesù è
nella sala del banchetto. Gli invitati sono sdraiati: è un grande
convito.
Il gesto della donna è una azione scorretta per la mentalità del tempo. Bagna i
piedi di Gesù con le lacrime, li unge di olio profumato e li asciuga con i capelli. E’ un gesto naturale che manifesta un amore
grande per Gesù. Gesù
non dice nulla. Il Suo silenzio è segno di approvazione.
Il gesto della donna scandalizza il
fariseo che aveva invitato Gesù
al banchetto. “Nella sua casa non entra nulla che non sia
stato purificato, ma ecco che entra una di quelle con i capelli sciolti.
Alle donne è proibito mostrare i capelli”. “La donna è sempre velata e solo il
giorno delle nozze è a capo scoperto. Per il resto della vita non mostra mai i
capelli, neppure in casa. Sono solo le prostitute che sfoggiano le chiome.
Questa prostituta, non solo esibisce i
capelli, ma li adopera per asciugare i piedi di Gesù
dopo averli profumati e non smette di baciarli.
E Gesù? Niente! Nessuna
reazione! Eppure
lasciarsi solo sfiorare da una di quelle rende l’uomo impuro. Come mai Gesù non si ritrae? Perché non
la rimprovera?
Per il fariseo Simone è evidente che Gesù non è un profeta, “altrimenti
capirebbe chi e di quale razza è la donna che lo provoca: una prostituta” (A.Maggi).
Il fariseo vede una peccatrice, Gesù vede una
donna da redimere!
“L’uomo guarda
le apparenze. Il Signore guarda il cuore!”.
“Gesù non la invita a non
peccare più”.
"La tua fede ti ha salvato. Va’ in pace"
“Gesù non le chiede di
cambiare vita”. Chi ama non offende mai
la persona amata! La fede della donna rivela un grande amore per il
Signore.
BREVI
RIFLESSIONI
“AVE MARIA…. “ -
Ave Maria - Ti saluto, o Madre buona; permetti che io mi unisca
a Te per adorare Gesù. Imprestami i tuoi affetti,
anzi adoralo Tu per me. Ave, o vero Corpo di Gesù,
nato da Maria Vergine: io credo e adoro.
Piena di grazia - Tu, o Maria, eri degna di ricevere Dio,
tutto santo, perché fosti ricolma di grazia fin dal primo istante della tua
vita. Ma io... sono povero e peccatore. La mia
cattiveria mi rende indegno di accostarmi alla Comunione. O
Madre mia, coprimi dei tuoi meriti e conducimi a Gesù.
Il Signore è con Te - Il Signore è con Te, o Vergine Santissima, Tu l’hai
attirato dal cielo nel tuo cuore coi tuoi ardentissimi desideri. Metti anche nel mio cuore un
desiderio ardente e una fame insaziabile di Gesù,
sicché possa dirgli con verità: “a Vieni, o Gesù mio; io ti desidero col cuore della tua e mia Madre Maria”.
Tu sei benedetta fra le donne - Benedetta Tu, o Maria,
che non conoscesti mai il rimorso delle colpe commesse, perché esente da ogni
sorta di peccato e di imperfezione. Ma
io so di aver peccato e non sono certo di essermi pentito abbastanza. Fammi
comprendere la malizia del mio peccato e la bontà di Dio che ho offeso. Piango
i miei peccati. Presentami così pentito al tuo Gesù.
E benedetto è il frutto del tuo seno - Madre buona, che regalo ci hai
fatto dandoci Gesù, il nostro Salvatore! Ecco che Egli
vuol venire in me per rendermi un figliuolo caro al
tuo cuore. Io vado con fiducia a riceverlo e gli dico: Gesù
mio, in Te mi abbandono. Vieni a darmi la forza di servirti fedelmente e la
speranza di goderti per sempre con la tua Mamma in Cielo.
Gesù - Fa’ ch’io provi, o Madre, quei sentimenti che tu provavi nel
vivere assieme a Gesù, nel chiamarlo per nome. Ora io
sto per riceverlo. Permettimi che possa dirgli: “Vieni, o Gesù
mio; in me troverai la stessa accoglienza che avesti dalla Madre tua in terra.
Per sua intercessione spero che Tu mi farai buona accoglienza
in Cielo”.
NON DIMENTICARE: DOMENICA 24
GIUGNO: FESTA DEL PATRONO.
PROCESSIONE DOPO