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GIUGNO 2007
CORPO E SANGUE DI CRISTO
(Lc.9,11-17)
"Dategli voi stessi da mangiare".
Gesù si trova nel deserto e là accorrono le folle.
Gesù annuncia il Regno di Dio. Nel deserto Egli si
presenta come Pastore messianico: guarisce, aiuta, perdona, nutre e salva. Per
tutto il giorno annuncia la Buona Novella.
La giornata ormai volge al termine e i
dodici si preoccupano della situazione. E’ sera; bisogna rimandare la gente a
casa. Gesù, ai dodici che chiedono di mandare la
gente a comprare da mangiare, dà una risposta inaspettata:
"Dategli voi stessi da mangiare".
Come si può sfamare nel deserto una così
grande moltitudine di gente? Dove comprare tanto pane e come
acquistarlo? I dodici non hanno che cinque pani e due pesci. Gesù li prende e vuole che tutto sia
condiviso. Gesù chiede agli apostoli un impegno reale
e concreto.
Tutti i credenti in Gesù
devono essere solidali con ogni persona senza alcuna distinzione. Bisogna condividere ciò che uno è e ciò
che uno ha: tempo, energie, denaro e la capacità di organizzare. I deboli hanno bisogno di aiuto
disinteressato.
Gesù non partecipa al pasto, ma dà
ordine di organizzare e distribuire. Tutti siano seduti in gruppi di cinquanta.
Il numero cinque, con i suoi multipli, indica la forza dello Spirito di Amore di Gesù che tiene unita
la comunità.
Tutti seduti: con Gesù
gli uomini sono persone libere e non schiave. Gli apostoli di tutti i tempi
hanno il compito di guidare le comunità veramente libere. “La verità vi farà liberi”. Essi non devono mai pensare ai propri
privilegi, ma si devono mettere al livello delle persone comuni.
Chi si preoccupa dei propri vantaggi non può guidare una comunità.
La testimonianza di una vita generosa,
che agisce per il bene degli indifesi, è una lezione più efficace di ogni discorso!
“Tutti si saziarono”
Con il pane condiviso tutti mangiano a sazietà
Gesù, Dio-con-noi,
non chiede nulla per Sé, ma dona tutto Se stesso con amore.
L’Eucaristia, Pane donato per la
salvezza di ogni uomo, invita il credente a spezzare la propria vita in gesti di amore nella
famiglia, nel lavoro, nella sofferenza morale e fisica.
Il cristiano di ogni
tempo sia veramente segno della bontà di Gesù e,
insieme con Lui e come Lui, porti il suo amore a tutti.
Solennità del Corpus Domini
Quali le origini di questa
festa?
La solennità del Corpus Domini si afferma in connessione con la
devozione del SS. Sacramento, nel secolo XII. Fu
proprio in quel periodo che si accentua
particolarmente la presenza reale dell’"INTERO CRISTO" nel pane
consacrato. Successivamente ad una visione (ripetutatisi più volte) di una monaca agostiniana, Giuliana
di Liegi, nell’anno 1209, venne introdotta una speciale festa in onore del
sacramento eucaristico. Alla suora appare infatti il
disco lunare luminoso con una zona oscura: il che le venne spiegato coma una
mancanza di una festa eucaristica nel ciclo annuale delle altre feste. Il
direttore spirituale della suora, il vescovo Roberto di Liegi nel 1246 celebrò
per la prima volta la festa dell’Eucarestia nella sua
diocesi, poi Urbano IV nel 1264 la prescrisse per tutta
Quello di Bolsena non è stato il primo miracolo
eucaristico; il primo in assoluto avvenne a Lanciano nel 750. Un monaco
brasiliano, che nutriva seri dubbi sulla reale trasformazione dell’ostia e del
vino dopo la consacrazione, mentre celebrava
Ma ci vorranno
ancora parecchi anni perché la festa del "Corpus Domini" venga definitivamente introdotta nella Chiesa ad opera di
Papa Giovanni XXII.
Pian piano si affermò l’uso di far seguire alla celebrazione una
processione, portando e mostrando il Santissimo in un prezioso ostensorio. Oggi
NON DIMENTICARE: Questa sera, dopo