27 MAGGIO 2007
PENTECOSTE
(Gv.20,19-25)
"I
discepoli gioirono al vedere il Signore".
Solo
Gesù dona una gioia che non viene mai meno. Il
Risorto comunica ai discepoli il Suo Spirito perché siamo i Suoi
testimoni gioiosi della Sua Parola e della Sua vita nel mondo.
Il messaggio di Gesù,
se accolto, trasforma l’uomo in una creatura nuova. L’uomo rinnovato dallo
Spirito del Risorto costruisce un mondo veramente fraterno.
I
discepoli, con la forza dello Spirito risorto, continuano la missione di Gesù. Tale missione richiede la Sua presenza nel cuore del
messaggero.
Quando Gesù, in questo mondo,
compiva la Sua opera, il Padre era presente in Lui. “Chiunque vede me, vede Colui che mi ha mandato”,
così i discepoli devono continuare a mostrare la presenza di Gesù in modo che
chiunque vede i discepoli, vede Gesù che li ha
mandati. “Chiunque
accoglie bene uno che manderò, accoglie bene me, chiunque accoglie bene me,
accoglie Colui che mi ha mandato”.
Questa accoglienza diventa possibile solo per mezzo dello Spirito Santo che
il Padre manda in nome di Gesù e che Gesù stesso manda.
Il cristiano, prima di essere mandato,
deve essere formato dalla Verità, cioè dalla Parola
rivelatrice di Gesù e dallo Spirito di Verità.
Il cristiano è scelto da Dio a portare
la salvezza di Gesù. Egli, infatti, agisce in Suo
nome, cioè in forza della Sua persona; per questo è
necessaria nel cristiano la presenza di Gesù
Risorto. Il Padre era sempre presente quando Gesù operava per
il bene degli uomini. Per questo diceva: “Chiunque
vede me, vede Colui che mi ha mandato”.
Il
discepolo di Gesù deve mostrare la Sua presenza in
modo tale che chiunque vede il discepolo, vede Gesù che lo ha mandato.
“Alitò su di loro e disse: Ricevete lo Spirito Santo”
Gesù alita sui Suoi discepoli e dona ad essi
la Sua forza di salvezza. Nel gesto di Gesù
riecheggia la scena della creazione quando il Signore
plasmò l’uomo dalla polvere della terra e respirò dentro le Sue mani il respiro
della vita.
Gesù ora alita il Suo Spirito nei discepoli donando loro
la vita eterna. E’ l’inizio di una nuova creazione: un mondo nuovo
guidato dall’Amore del Cristo Risorto.
I discepoli di Gesù
ora sono Suoi fratelli e possono chiamare Suo Padre il
loro Padre.
Lo Spirito Santo prende
ora il posto di Gesù e continua la Sua opera di
salvezza nel mondo.
Il
cristiano sia un vero collaboratore nell’opera dello Spirito Santo.
SOLENNITA’ DI PENTECOSTE
Successivamente gli ebrei celebrarono in questo giorno la consegna delle
Tavole della Legge a Mosè sul Monte Sinai. In quel
giorno era d'obbligo, per chi poteva, il recarsi a Gerusalemme e per tutti era
prescritta l'astensione da ogni attività e la celebrazione di sacrifici.
Nella tradizione cristiana è la
solenne commemorazione della discesa dello Spirito Santo sulla Madonna e sugli
Apostoli raccolti nel cenacolo.
Come predetto da Gesù, lo Spirito
Santo, in forma di lingue di fuoco, scese su di loro trasformandoli da uomini
semplici e ignoranti in abili e sapienti oratori.
Si può far risalire a quel momento
la nascita dell'attività apostolica della Chiesa.
Si
racconta che il giorno stesso, dopo la discesa dello Spirito Santo, con la sua
predicazione San Pietro convertì più di tremila persone.
Inizialmente
Dalla fine del IV° secolo
“Vieni Santo Spirito, manda a noi un raggio della tua luce!”