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Alcune riflessioni sul Vangelo della Domenica

29 APRILE 2007

IV DOMENICA DI PASQUA (Gv.10,27-30)

S. Caterina da Siena

 

"Le mie pecore ascoltano la mia voce ed io le conosco ed esse mi seguono”.

     Chi segue Gesù non va verso la morte, ma alla vita piena: dono che non viene mai meno. Questo dono si fonda sulla comunione tra il Padre e il Figlio.

Gesù Messia è Dio! Egli solo salva l’uomo. I giudei pensano ad un messia potente, dominatore delle nazioni! Gesù non è un Messia guerriero che distrugge i sovrani iniqui e non spezza con asta di ferro i peccatori, ma dona luce ai ciechi e salva gli umili e abbassa gli occhi dei superbi.

I giudei non ascoltano la voce di un simile Messia Pastore; essi non appartengono al Suo gregge, chiudono il cuore al Suo amore: odono ma non intendono.

Quelli che ascoltano la voce del Messia Pastore sono dalla parte di Dio Amore e Verità. Essi aprono il cuore ad ascoltare la voce di Gesù; sanno chi Egli è e lo seguono.

Il cristiano deve essere un assiduo ascoltatore. L’ascolto vero, però, richiede un atteggiamento affettivo verso la persona che parla.

Gesù conosce quelli che ascoltano e ne ha una conoscenza amorosa.

Quando due persone si amano, si ascoltano volentieri. Il cristiano deve ascoltare con gioia il Signore e deve avvertire nel cuore il Suo Amore. Egli, la domenica, vada sereno ad ascoltare la Parola di Gesù e avverta nel suo cuore la Sua presenza che dona vita gioiosa!

“Io e il Padre siamo una cosa sola”.

Gesù è Dio e agisce per il Padre e nessuno gli può strappare le pecore dalle mani del Padre. Nessuno può sottrarre nulla dalla mano di Dio. Il Padre e il Figlio Gesù hanno una unità di potenza e di azione. Nessuno può sottrarre le pecore dalla mano dell’uno né dell’altro.

Il Figlio conosce il Padre intimamente e da Lui ha ricevuto il potere di dare e possedere la vita. Il Padre e il Figlio sono una cosa sola, “così essi congiungono gli uomini a Sé come una cosa sola: “perché essi siano una cosa sola come noi” (Gv.17,11).

Questa unità che è comunicata ai credenti è ciò che impedisce a chiunque di sottrarli al Padre o al Figlio”.

morte, né vita, né angeli… né alcuna altra creatura potrà mai separarci dall’amore di Dio in Cristo Gesù Signore nostro (Rm.8, 38-39).

 

29 APRILE:        S.CATERINA DA SIENA

 

Ritratto di S. Caterina da Siena eseguito da Bernardino Luini e conservato presso 'Le Musée de Tesse di Le Mans' Caterina nasce a Siena nel popolare rione di Fontebranda nel cuore della contrada dell'Oca il 25 marzo 1347. Fin da piccola Caterina frequentava i frati Predicatori e la basilica di San Domenico, edificata su di una rupe sovrastante la casa dove Ella abitava.
Un giorno mentre tornava da far visita alla sorella Bonaventura che abitava in Vallepiatta, vicino al suo rione, Caterina ebbe la sua prima visione; vide sospeso in aria sopra il tetto della basilica di San Domenico il Signore seduto un bellissimo trono, vestito con abiti pontificali insieme ai santi Pietro, Paolo e Giovanni. L'anno successivo nel 1354 Caterina fa voto di verginità, non fa pero' la scelta di diventare suora; per l'epoca la vita della suora significava chiudersi in clausura; Caterina sente che la sua missione è nel mondo e sceglie di farsi Mantellata o Terziaria domenicana. Le terziarie erano donne, per lo più vedove che si dedicavano alle opere di carità e che si raccoglievano in preghiera ogni giorno nella Cappella delle Volte, posta all'interno della basilica di San Domenico. All'età di diciannove anni riceve dall'Eterno Padre la missione di impegnarsi nel mondo per la pace e la salvezza degli uomini. Da questo momento tutta la sua vita sarà dedicata al raggiungimento della pace, alle opere di carità e all'assistenza dei malati.
Il Papa Giovanni Paolo II, nel febbraio del 1995, durante la recita dell'Angelus, definì Caterina da Siena "messaggera di pace".
La giustizia infatti nella dottrina politica di Santa Caterina assume un ruolo fondamentale; senza giustizia non c'è pace:" Siate vero giudice e signore nello stato che Dio v'ha posto e direttamente rendiate il debito al povero ed al ricco, secondo che richiede la santa giustizia, la quale sia sempre condita con misericordia".
Caterina come Madre Teresa e Madre Teresa come Caterina, hanno curato le piaghe fisiche e morali dell'umanità.

 

Caterina morì a Roma il 29 aprile del 1380. Il 18 giugno 1939 Pio XII la proclama Patrona d'Italia insieme con San Francesco d'Assisi.

 

 

 

MERCOLEDì 2 MAGGIO, ORE 21, CHIESA DI S.MARIA: INIZIA IL MESE MARIANO.


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