HOME
UN PENSIERO PER DON MARIO
ORARIO CELEBRAZIONI
LA DOMENICA A S.MARIA
CAPOLAVORI ARTISTICI
LETTERA AI FEDELI
STORIA DELLA CHIESA DI S.MARIA DI PIAZZA
RESTAURO
IL PRESEPIO ARTISTICO
PENSIERI BAMBINI
LINKS UTILI
LASCIA UN MESSAGGIO
ADMIN













Cerca con Google
Alcune riflessioni sul Vangelo della Domenica

18 MARZO 2007

IV QUARESIMA    (Lc.15,1-3,11-32)

S. Salvatore

 

"Padre ho peccato contro il cielo e contro di te".

     Che Padre! Tutti devono sperare nella Sua grande misericordia.

La parabola del padre misericordioso è conosciuta da tutti. E’ un padre molto ricco, ma sembra di una grande fragilità. Al figlio che chiede l’eredità, quale padre non si sarebbe opposto? Eppure quel padre non si oppone, divide i beni e lascia libero il figlio! Il padre consegna i beni senza dire una parola. In quel momento, una parola sarebbe inutile e incompresa. Il padre è muto nel suo dolore.

Il figlio, in pochi giorni, cambia i beni in denaro e va in un paese lontano. E’ libero.

La libertà umana è un dono di Dio, ma porta in sé il rischio: l’uomo può scegliere il bene o il male nella sua vita.

Il giovane, in terra straniera, sciupa tutto in poco tempo; si riduce a pascolare i porci e vive come un animale immondo. Desidera sfamarsi con le carrube, ma

“nessuno gliene dava”.

Le carrube erano in terra, le poteva prendere da sé, ma “nessuno gliene davasta ad indicare che Dio, con la Sua mano, impedisce all’uomo di umiliarsi fino in fondo. L’uomo è sempre immagine e somiglianza di Dio anche nel peccato!

Proprio nell’estrema umiliazione, riaffiora nel cuore del figlio la famiglia dove si viveva con tanto pane e calore umano. Questo ricordo, che aveva voluto cancellare, gli dà la forza di ritornare e lo mette in moto.

E’ il cammino della fede e della conversione!

Il padre, che da tanto tempo lo aspettava, lo vede da lontano, gli corre incontro per affrettare quell’abbraccio e quel bacio che sigillano un perdono pieno e una conversione rinnovata.

Il padre non permette al figlio di pronunciare quella frase in cui si afferma di essere disposto a vivere nella casa come un semplice servo. Per il padre il figlio è sempre figlio e mai schiavo anche se è stato spinto dalla fame a ritornare.

“Il figlio non trova un giudice che lo condanna, ma un padre che con il suo amore lo rigenera”.

“Al padre interessa il figlio, non il suo passato peccaminoso”. “Il padre vuole che il figlio non sia considerato né servo, né ospite, ma padrone nella sua casa”.

Fa festa perché il figlio minore è nato una seconda volta!

 

 

QUARESIMA : TEMPO DI RIFLESSIONE

      Confessarsi Perché?

 

 

La riconciliazione e la bellezza di Dio

Proviamo a capire insieme che cos’è la confessione: se lo capisci veramente, con la mente e col cuore, sentirai il bisogno e la gioia di fare esperienza di questo incontro, in cui Dio, donandoti il Suo perdono attraverso il ministro della Chiesa, crea in Te un cuore nuovo, mette in te uno Spirito nuovo, perché Tu possa vivere un'esistenza riconciliata con Lui, con Te stesso e con gli altri, divenendo a tua volta capace di perdono e di amore al di là di ogni tentazione di sfiducia e di ogni misura di stanchezza

Un Dio vicino alla nostra debolezza

La confessione è dunque l’incontro col perdono divino, offertoci in Gesù e trasmessoci mediante il ministero della Chiesa. In questo segno efficace della grazia, appuntamento con la misericordia senza fine, ci viene offerto il volto di un Dio che conosce come nessuno la nostra condizione umana e le si fa vicino con tenerissimo amore. Per quanto, poi, possiamo desiderare di fare il bene, la fragilità che ci caratterizza tutti ci espone continuamente al rischio di cadere nella tentazione. L’Apostolo Paolo ha descritto con precisione questa esperienza: “C'è in me il desiderio del bene, ma non la capacità di attuarlo; infatti io non compio il bene che voglio, ma il male che non voglio”.

L’incontro con Cristo, morto e risorto per noi

In rapporto al Figlio il sacramento della riconciliazione ci offre la gioia dell’incontro con Lui, il Signore crocifisso e risorto, che attraverso la Sua Pasqua ci dona la vita nuova infondendo il Suo Spirito nei nostri cuori.

Il ritorno alla casa del Padre

Con l’umiltà di chi sa di non essere degno di venir chiamato “figlio”, possiamo deciderci di andare a bussare alla porta della casa del Padre: quale sorpresa scoprire che lui è alla finestra a scrutare l’orizzonte, perché aspetta da tanto il nostro ritorno! Alle nostre mani aperte, al cuore umile e pentito risponde la gratuita offerta del perdono, con cui il Padre ci riconcilia con sé, “convertendosi” in qualche modo a noi: “Quando era ancora lontano il padre lo vide e commosso gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò” (Lc 15,20)

 

Oggi: Domenica delle Anime Sante

Ogni venerdì di Quaresima, ore 21, Chiesa di S.Maria: lettura e commento del Vangelo della Domenica


RITORNA