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Alcune riflessioni sul Vangelo della Domenica

11 FEBBRAIO 2007

VI TEMPO ORDINARIO (Lc.6,17.20-20)

B.Vergine di Lourdes

 

"Beati voi poveri, perché vostro è il Regno di Dio".

     I seguaci di Gesù sono chiamati a manifestare a tutti il dono della salvezza di Dio. Essi devono affrontare con coraggio e con amore l’odio e la diffamazione per portare l’Amore di Cristo nel cuore dei fratelli, sanno però di avere anche la stessa sorte di Gesù: pienezza di vita nel mondo di Dio.

Le Beatitudini sono proposte di vita che conducono gli uomini alla felicità piena.

Gesù si rivolge ai discepoli perché devono rendere felici quelli che la società disprezzano. “Quelli che la società ha reso poveri sono proclamati beati perché ci sarà chi si prenderà cura di loro. E quelli che decidono volontariamente di vivere poveri, vengono dichiarati beati perché il Padre si prenderà cura di essi” (A.Maggi).

E’ beato chi si mette accanto al povero per risollevarlo con i doni materiali e morali ricevuti da Dio. Gesù dice: “Beati voi poveri” al plurale perché tutta la comunità si deve prendere cura dei bisognosi. Tutta la comunità è chiamata a manifestare la bellezza delle Beatitudini. Le Beatitudini sono un dono proposto da Gesù per la realizzazione del Regno di Dio.

“La necessità della scelta volontaria per la povertà, perché il regno abbia inizio, fa comprendere che questo non può venire imposto, ma solo proposto da Dio e accettato dall’uomo. Quanti accolgono Dio come unico Re della vita non vengono governati mediante l’imposizione delle leggi cui obbedire, ma con l’incessante comunicazione del Suo Spirito, che rende capace ogni uomo di diventare Suo figlio. La sua realizzazione non è infatti dovuta a una straordinaria manifestazione di potenza da parte di Dio, ma esige l’attiva partecipazione di ogni uomo: “Convertitevi perché il Regno di Dio è vicino” (A.Maggi).

“Il Regno di Dio non ha bisogno di passivi sudditi, ma di attivi collaboratori”. Il Regno di Dio esige il bene dell’uomo.

“Guai a voi ricchi”.

I “guai” pronunciati da Gesù non indicano una maledizione, ma grido di dolore. I ricchi, i sazi, i sorridenti, quelli irretiti dalla condizione di benessere, non riescono a comprendere il dono gratuito della salvezza.

Bisogna fare sempre un uso saggio della ricchezza, ma mai un uso astuto a danno degli altri.

La ricchezza, che domina l’uiomo, lo distrugge e non gli permette di entrare nel Regno.


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