6 GENNAIO 2006
EPIFANIA DEL SIGNORE (Mt.2,1-12)
"Entrati
nella casa, videro il Bambino con Maria sua Madre e prostratisi lo adorarono ".
I Maghi sono personaggi molto
cari alla tradizione cristiana.
C’è una cosa che stupisce: i pagani venuti da lontano lo vedono e lo adorano.
Gli apostoli, che sono stati sempre con
Gesù, lo riconoscono Signore dopo la Sua morte e Risurrezione! “Sul monte lo videro e si prostrarono innanzi”
(Mt.28,17).
I pagani lo riconoscono Signore
appena nato.
Gli apostoli lo riconoscono Signore dopo la
Risurrezione.
“Maria e Giuseppe si trovavano
a Betlemme dove Gesù è nato. I sommi sacerdoti e gli scribi della vicina
Gerusalemme hanno già informato Erode, che ha espresso il desiderio di adorare
il Re dei Giudei nel luogo dove questi è nato. Ma da
Gerusalemme nessuno si muove! L’atteso Messia è lì, a due passi. Veramente una
visita c’è, ma non è quella attesa. Gli unici che si
recano nella casa di Betlemme sono alcuni Maghi giunti
da Oriente.
Lo sconcerto che dei Maghi fossero stati primi
ad adorare Gesù, ha portato infatti i primi cristiani a cercare di nobilitare
tali personaggi, elevandoli alla dignità regale. In seguito si è provveduto a trasformare l’imbarazzante termine Maghi, che era adoperato nella lingua
greca per indicare i ciarlatani e gli
imbroglioni nel più innomeo Magi
(unica volta che il greco Magoi-Maghi
è tradotto Magi).
In base ai doni poi si stabilì il loro
numero e si trovarono perfino i nomi: Gaspare, Melchiorre ,
Baldassarre: uno bianco, uno nero, uno meticcio.
Con
la presenza dei Maghi l’Evangelista intende invece
affermare che i primi e gli unici a rendere omaggio al
Re dei Giudei sono stati i pagani.
L’estensione del Regno di Dio pure ai pagani e ai peccatori viene
raffigurato nei doni offerti a Gesù.
ORO: omaggio
regale. I pagani riconoscono Gesù come loro sovrano. Il Regno di Dio non è limitato
a quello d’Israele, ma si estende a tutta l’umanità, pagani e peccatori
compresi. Tutti sono amati da Dio
qualunque sia la religione o la condotta.
INCENSO: elemento
specifico del servizio sacerdotale. Il privilegio di essere
popolo sacerdotale non è più riservato ad Israele, ma va esteso a tutti i
popoli.
MIRRA: profumo,
simbolo dell’amore della sposa per lo sposo.
L’onore di essere
popolo sposo del Signore non è più d’Israele, ma viene esteso a tutte le
nazioni pagane”.
(da A.Maggi)