08 MAGGIO 2005
ASCENSIONE DEL SIGNORE (Mt 28, 16-20)
"Quando lo
videro, gli si prostrarono innanzi, alcuni però
dubitavano".
E’ la prima e
l’ultima volta che Gesù incontra i Suoi discepoli,
dopo
Essi si prostrano
e lo riconoscono Signore, "ma alcuni dubitavano". Perché il dubbio rimane nel loro cuore?
"Andate".
Gesù prende le persone così come sono e dà ad esse il potere di servire e di amare! Non bisogna aspettare di essere pronti per andare ad annunciare il messaggio di Gesù secondo le proprie idee.
Andando verso gli
altri con l’amore di Cristo, si cresce nella fede. L’Amore del Risorto
che alberga nel cuore del credente spinge sempre ad
andare verso gli altri per annunciare un messaggio che dona vita. Le
energie vitali di Cristo si trasmettono con una vita gioiosa, con una fede
accolta e ridonata.
"Ammaestrate
tutte le genti".
Gesù vuole che il Suo messaggio di Amore
sia comunicato a tutti. Il Suo Amore non è rivolto ad un solo popolo, ma a
tutte le nazioni. Tutti gli uomini devono fare l’esperienza del Suo Amore.
Egli è l’unico
Signore: ama e dona vita a tutti. Egli è l’unico Figlio dell’unico Padre che trasmette vita piena e capacità di amare. Ora
Gesù dà il potere ai discepoli di immergere
(battezzare) ogni uomo nella bontà infinita di Dio Padre che comunica vita. Anche i discepoli che dubitano sono mandati.
Ogni uomo è chiamato
a sperimentare la presenza amorosa del Padre e del Figlio, Vero Uomo, e dello
Spirito Santo che separa l’uomo dalla sfera del male.
Andare per le strade del mondo a portare
il messaggio di Gesù è un compito difficilissimo, ma
i discepoli non sono soli. Il Risorto rimane con loro per sempre per aiutarli a praticare ciò che Egli ha insegnato.