17 APRILE 2005
IV DOMENICA DI PASQUA (Gv 10,1-10)
"Egli chiama le sue pecore una per una".
Gesù è il vero Pastore:
conosce ogni cuore e dona la vita per il bene di tutti. Egli non è come i
pastori di Israele.
Il profeta
Ezechiele diceva: "Guai ai pastori d’Israele che pascolano se stessi!
Vi nutrite di latte, vi rivestite di lana, ammazzate le pecore più grasse, ma
non pascolate il gregge. Non avete reso la forza alle pecore deboli, non
avete curato le inferme, non avete fasciato le ferite, non avete riportato le
disperse, non siete andati in cerca delle smarrite… non li lascerò più pascolare il
gregge" (Ez.34,2-5.10).
Solo Gesù è il Pastore vero! Egli conduce le pecore su pascoli
erbosi e garantisce loro la vita. Egli solo guida gli uomini tutti alla
pienezza della vita. Egli solo ama tutti di un Amore infinito. Tutti coloro che aprono il cuore a Lui e gli danno vera adesione
vivono con Lui.
"Coloro che
ascoltano
"Io
sono la porta".
Gesù è la porta che conduce alla realizzazione
piena dell’uomo donando il Suo Amore.
"Chi non
ama fino a dare la vita non è pastore". Gesù dona una vita traboccante perché ama: dona Se stesso.
Chi si dona
comunica vita. "La vita viene comunicata
soltanto dall’amore, che è dono di sé agli altri. Il massimo dono di sé è
la piena comunicazione dell’amore".
"Entrare
attraverso Gesù significa porre il bene dell’uomo
come valore supremo e dedicarsi senza limiti a procurarlo".
"Entrare
dalla porta, che è Gesù, è lo stesso che avvicinarsi
a Lui, dargli adesione, seguirlo e diventare come Lui una sola cosa nella
dedizione al bene dell’uomo".
Gesù si pone come modello per amare l’uomo. "Egli
crea l’ambito dove l’uomo può essere libero e godere della
Vita-Amore che Egli comunica".
(da J.Mateos/J.Barreto).