2 GENNAIO 2005
II DOMENICA DOPO NATALE(Gv.1,1-18)
"In principio
era il Verbo e il Verbo era Dio ".
Prima della
creazione del mondo Dio esisteva: ERA. Il Verbo Sapienza Divina era con Lui.
Con le parole
"in principio era il Verbo", l’Evangelista si ricollega alla
creazione del mondo. "In principio Dio creò il cielo e la terra".
L’opera del Verbo fatto Uomo è quella di realizzare una nuova creazione.
Prima della creazione
La sapienza
precede la creazione e accompagna Dio nella Sua opera fino a completarla con
l’esistenza degli uomini.
Gli uomini sono chiamati ad uniformare la loro vita alla sapienza di
Dio-Amore, la devono ascoltare per avere pienezza di vita. Chi l’ascolta vive, chi non l’ascolta va verso la morte.
Dio vuole che ogni uomo si realizzi in pienezza di vita e manifesti la bellezza
divina nel creato.
Il Padre-Amore
manda nel mondo il Figlio Suo – il Verbo – perché questa piccola e fragile
creatura umana conosca chi è Dio.
"E
il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a
noi ".
Un Dio che si fa
uomo è incomprensibile a mente umana! Dio è geloso dell’uomo e compie cose
impensate per salvarlo.
Il Verbo si mescola con la realtà umana, entra nel tempo e nella nostra
storia per rivelare e donare la grandezza dell’Amore di Dio.
L’Amore di Dio
richiede risposta.
"Venne nella sua casa ma i
suoi non l’hanno accolto".
All’Amore di
Dio l’uomo può rimanere indifferente, ma chi l’accoglie diventa Suo figlio. Il figlio è colui che imita
il Padre e apprende da Lui. "L’essere figlio non è qualcosa data una volta per tutte; si manifesterà con una attività che
assomiglia a quella di Dio stesso".
Dio è Amore e
comunica vita.
Il cristiano,
figlio di Dio, deve comunicare vita con le opere di amore
verso gli altri.