07 NOVEMBRE 2004
XXXII DOMENICA ORDINARIA (Lc 20,27-38)
"Si
avvicinarono alcuni Sadducei i quali negano che vi
sia
Alcuni Sadducei, che appartengono alla classe dirigente in Israele
e detengono il potere economico, si avvicinano a Gesù
per metterlo alla prova. Essi negano che ci sia la risurrezione.
Gesù, che non teme alcuno, risponde ai Sadducei
trattandoli da ignoranti della Sacra Scrittura e della potenza di Dio. Gesù dice ai Sadducei che non
basta leggere
Chi orienta
la propria vita ad aiutare il prossimo comprende il
significato della Parola di Dio.
"Chi fa della
propria vita un pane per gli altri, cioè chi mette la
propria vita al servizio degli altri, conosce
Chi vive facendosi
pane per gli altri, dimora già in Gesù, cioè è entrato nella sfera divina. Chi vive per gli altri si muove nell’ambito della realtà divina.
"Dio
non è Dio dei morti, ma dei vivi,
perché tutti vivono per Lui ".
Il Dio di Abramo, di Isacco e di Giacobbe è vicino all’uomo, lo
protegge e gli comunica vita: è il Dio dei viventi. Nel momento della
morte fisica ha la potenza di ricreare l’uomo per donargli
Dopo la morte fisica la persona tutta intera continua la sua esistenza
terrena nella sfera divina.
La vita
eterna è un dono gratuito di Dio per chi ama i fratelli.
Per Gesù la vita eterna non risiede nel futuro, ma è una
condizione nel presente. "Chi crede in me ha la vita eterna".
Già in questa
terra si può avere una vita di una qualità tale da dirsi eterna. "In
questa esistenza terrena si può avere una vita
indistruttibile e capace di superare la morte".