13 GIUGNO 2004
SS.CORPO E SANGUE DI CRISTO
(Lc 9, 11-19)
"Dategli voi
stessi da mangiare".
Gesù sta annunciando il Regno di Dio dove tutti si devono
amare come Lui ama.
Egli rivela
l’Amore di Dio guarendo gli infermi. Il Suo agire manifesta
che non è solo l’inviato di Dio, ma anche Colui che ha la condizione divina: è
Figlio di Dio, Colui che imita il Signore e dona la sua bontà. Egli è il
Vivente, è
Venuta la sera, i discepoli dicono a Gesù
di congedare la folla.
Per Gesù la sera non indica solo il momento dell’imbrunire, ma
è il momento che ricorda l’Ultima Sua Cena: "Venuta
la sera si mise a tavola con i dodici".
Nella condivisione
dei pani ci sono le basi per vivere
La sera è il
momento del pasto principale per i Palestinesi. Gesù
vuole che questo pasto sia condiviso. E’ la cena per quelli che accolgono e
seguono l’insegnamento di Gesù.
Gesù, in questo momento, non è compreso dai discepoli.
Essi vogliono che la gente vada a comprare il pane. Per mangiare bisogna
comprare. Chi ha i soldi compra, mangia e vive. Chi non ha i
soldi non compra, non mangia e non vive nella sua dignità. Questa è la
mentalità di ogni persona che vive secondo la logica
del suo egoismo.
I discepoli hanno
ancora la mentalità della gente del loro tempo; pensano e agiscono con la
categoria del comprare e non del condividere. Gesù
insegna che bisogna condividere: i pani e i pesci siano condivisi.
Non vuole che la gente vada a comprare. I discepoli devono dare loro stessi da
mangiare.
Essi devono essere
pane per la folla; devono condividere generosamente e con amore ciò che hanno e
ciò che sono! Solo Gesù
sa condividere il pane! Egli solo offre Sé stesso come
Pane per dare vita!
"Tutti
mangiarono e si saziarono".
Con la
condivisione tutti si saziano! Gesù, nelle
Beatitudini, dice: "Beati gli affamati e assetati della giustizia,
perché saranno saziati".
Come si sazia la
propria fame e sete di giustizia? Saziando gli altri della loro fame
naturale: chi condivide quello che ha e quello che è con il fratello più
debole, sazia la fame e sete della giustizia che ha
nel cuore.