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Alcune riflessioni sul Vangelo della Domenica

16 MAGGIO 2004
VI DOMENICA DI PASQUA (Gv 14,23-29)

"Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui".

Gesù, con la Sua morte e la Sua Risurrezione, crea un’umanità nuova. Egli realizza un mondo nuovo, non con la forza né con la violenza né con il dominio, ma con il Suo Amore senza limiti.

Egli forma una comunità dove tutti rispondono liberamente e con amore alla Sua proposta di vita.

Il Suo messaggio è un messaggio di amore per l’uomo. Chi lo accoglie deve amare questa piccola e fragile creatura. Egli esige che la Sua Parola di Amore sia poi ridonata a tutti senza distinzione.

Chi ama l’uomo ha la presenza di Gesù nel cuore e quella del Padre: si rende figlio di Dio e la comunità a cui appartiene diventa gloria del Signore. Chi ama come Gesù, possiede lo Spirito Santo che trasforma il credente e la comunità in dimora divina.

Il credente è santuario di Dio.

Non ci sono più luoghi sacri in cui Dio si manifesta al di fuori dell’uomo stesso. Dio non è un Dio lontano, ma è Colui che si avvicina all’uomo: è nell’uomo e vive con lui. Dio fa comunità con gli uomini. "Egli dimorerà tra di loro ed essi saranno Suo popolo ed Egli sarà il Dio con loro" (Ap. 21,3).

Dio non va cercato fuori dell’uomo, è nell’uomo. L’uomo non si sente più servo del Signore, ma figlio del Padre. Gesù è modello di questo rapporto tra Padre e Figlio. Gesù, perciò, diventa per ogni credente l’unica legge da seguire per avere un rapporto di Padre e figlio. Egli è dono di Amore per tutti gli uomini. Ogni credente in Lui deve diventare per amore dono di sé come Lui.

" PACE è il mio cammino; la mia pace vi auguro".

Gesù dona ai Suoi la pace, cioè serenità e tranquillità per il futuro. Gesù ritorna al Padre, ma non sarà assente per i Suoi. Ciò deve dare fiducia ai Suoi discepoli e li deve liberare da ogni timore.

"Andare al Padre, anche se attraverso la morte, non è una tragedia, dato che la Sua morte sarà la manifestazione suprema dell’Amore al Padre, vittoria sul mondo ostile e trionfo sulla morte" (J. Mateos/ J. Barreto).

Gesù, dunque, vince la morte per avere piena vita per Sé e per i Suoi discepoli.

 


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