25 APRILE 2004
III DOMENICA DI PASQUA (Gv 21,1-19)
"Disse
Simon Pietro: vado a pescare. Gli risposero: anche noi veniamo con te".
Gesù si manifesta ai discepoli in un giorno della
settimana: non è il giorno dopo il Sabato. Si
manifesta non al termine del giorno ma al mattino
durante il lavoro.
Sono sette i
discepoli che decidono di andare a pescare: essi vivono insieme. Il numero sette
indica la totalità, cioè tutta la comunità di Gesù aperta ai popoli. Il messaggio di Gesù è per ogni uomo.
E’ Simon Pietro
che prende l’iniziativa di andare a pescare e gli altri lo seguono. In quella
notte non prendono nulla. "La notte significa l’assenza di Gesù, Luce del mondo". I discepoli, di notte, non
percepiscono la presenza di Gesù e
Pietro decide di lavorare di notte, gli altri lo seguono. Il loro
lavoro non produce nulla. Essi non sono uniti al Cristo Risorto. "Chi
rimane con me ed io con lui, produce molto frutto, perché senza di me non
potete far nulla" (Gv.15,5).
Chi è unito al
Risorto e ama come Lui porta molto frutto. L’amore di Gesù nel cuore del discepolo è luce e forza. "Gesù è Luce del mondo,
"Gettate
la rete al lato destro della barca e troverete".
"I discepoli
seguono le indicazioni di Gesù e la rete si riempie
di pesci. Il sorprendente risultato dell’iniziativa di Gesù
fa sì che un discepolo lo riconosca. E’ il discepolo che lo riconosce. E’ il
discepolo cui Gesù voleva bene. Questo discepolo
riconosce la presenza del Signore nell’abbondanza della pesca".
La missione è
efficace se è presente il Risorto.
Chi accoglie
l’amore di Gesù e lo ridona ai fratelli, porta frutto.