07 MARZO 2004
II DOMENICA DI QUARESIMA (Lc.9,28-36)
"Mentre
pregava il suo volto cambiò di aspetto e la sua veste
divenne candida e sfolgorante ".
La preghiera
cambia il volto di ogni uomo. "Colui che prega si
trasforma e mette la sua capacità di amare e di perdonare in sintonia con
quella di Dio che è Amore. Pregare significa mettere il
cuore del credente sulla stessa lunghezza d’onda di quello di Gesù, per renderlo capace
di amare gli altri come Lui li ama" (A.Maggi).
La preghiera
trasfigura ogni uomo. La trasfigurazione di Gesù è
un’anticipazione della Sua Risurrezione.
Gesù sta parlando della Sua morte e Risurrezione. I
discepoli non comprendono per quale motivo il Figlio di Dio debba
morire. Gesù Messia non deve mai morire: è
Gesù porta sul monte i discepoli che, con maggior forza,
affermano che Egli non deve subire la morte. Gesù,
con
"
Questi è il Figlio mio, l’eletto: ascoltatelo".
Dio fa sentire ai
discepoli di Gesù
Non devono più
seguire e ascoltare Mosè, non devono più seguire i profeti, ma Gesù, il Suo Figlio
amato.
Gesù è l’unica persona che si deve ascoltare e seguire:
questo è l’ordine di Dio Padre.
Gesù solo riflette
Chi ascolta e
segue Gesù trasfigura se stesso e la società in cui vive.