21 DICEMBRE 2003
IV DOMENICA DI AVVENTO (Lc 1, 39-48)
"Elisabetta esclamò a gran voce: Benedetta tu fra le donne
e benedetto il frutto del tuo grembo".
Come può
Elisabetta conoscere il mistero del concepimento di Maria
se questo evento è ancora segreto? Elisabetta è
ricolma dello Spirito di Dio e lo Spirito di Dio le ha
fatto conoscere questa realtà. Riconosce Maria
l’Amata da Dio e
Maria, dopo l’annuncio dell’Angelo, va in fretta alla casa di Elisabetta. E’ una ragazza gioiosa di servire una
futura mamma anziana. L’Amore di Dio che ha nel cuore la spinge ad andare per
aiutare chi è nel bisogno.
Maria è la vera
credente. E’
Giunta nella casa di Elisabetta le rivolge il saluto. E’ un augurio di gioia,
di pace e di salvezza. E’ un saluto di grazia. E’ un saluto che annuncia la
presenza di Dio nella storia. E’ l’incontro di due figli: Gesù
e Giovanni.
"Ha
esultato di gioia ".
"Giovanni,
nel seno della madre, riconosce Gesù nel seno della Madre. E’ un saluto di riconoscimento da parte
dei due bambini non ancora nati: si incontrano e si
riconoscono".
La forza
dell’Amore dello Spirito Santo entra nel cuore delle persone fin dal seno
materno.
· · "Beata
colei che ha creduto".
Maria è il modello della beatitudine di ogni
discepolo. La felicità di Maria non viene soltanto
dal fatto che è Madre del Messia, ma dalla fede, dall’Amore di Dio che accoglie
nel cuore. Ha piena e totale fiducia nella Parola di Dio. Crede e il Verbo di
Dio si fa carne.
"La grandezza
di Maria sta nell’essere discepola". Maria non risponde ad Elisabetta che la chiama: "Tu
sei la benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo grembo",
ma eleva un inno di lode a Dio ed esalta il progetto di salvezza preparato dal
Signore per tutti i popoli.
L’anima di Maria è immersa in Dio e lo loda con giubilo incontenibile.
Dio è la gioia e
la salvezza di tutti.
"L’anima
mia esulta in Dio mio Salvatore!".