14 DICEMBRE 2003
III DOMENICA DI AVVENTO (Lc 3, 10-18)
"Le folle interrogavano Giovanni dicendo: che cosa dobbiamo
fare?".
Giovanni Battista,
uomo povero e austero, annuncia un battesimo di penitenza, cioè
di morte al peccato. Tutti accorrono a lui per cambiare vita. Solo i sacerdoti,
gli scribi e i farisei e i maestri della legge non vanno.
La salvezza è un
dono dell’amore di Dio; è un dono per tutti, ma chiede di essere accolto.
Il Vangelo è un
annuncio gioioso che deve entrare nel cuore. Il dono della salvezza esige
però che si pongano azioni concrete di conversione della vita per
trasformare la società dove il bene dell’uomo sia posto al di
sopra di ogni legge.
I soldati e i
pubblicani, considerati persone impure e disprezzate da tutti, vanno. Vogliono
cambiare vita per ottenere la salvezza.
Il Battista dà a tutti una risposta. I pubblicani si devono attenere alle
tariffe stabilite; i soldati non devono maltrattare né estorcere nulla a
nessuno, si devono accontentare delle loro paghe.
Giovanni Battista
opera in una società in cui molte persone vivono in condizioni disumane: non
hanno né vestiti né nutrimento sufficienti. Egli
esorta tutti a condividere i beni perché ogni uomo deve avere il necessario per
vivere con dignità.
Quando nel mondo tante persone non hanno il necessario per
vivere, la società del benessere deve essere messa radicalmente in questione.
Giovanni Battista
chiede che sia donato ciò che non è necessario. Tutti devono avere i beni
materiali per trascorrere i giorni con dignità. Ogni uomo è chiamato a
condividere con amore ciò che è e ciò che possiede.
"Lui
battezzerà in Spirito Santo e fuoco ".
Il Messia ha il
compito di immergere l’uomo nella vita divina. Con la forza del Suo Spirito
d’amore, dona all’uomo la condizione divina e toglie dal
cuore tutte quelle realtà di male che lo rendono schiavo.
L’uomo è chiamato
a vivere come figlio di Dio Padre per imitarlo nella Sua bontà. Ogni uomo è
chiamato a vivere in armonia con Dio, con i suoi simili e con tutto il creato.
Deve creare una sinfonia di rapporti per la gioia di tutti.
"Gioisci, figlia di Sion, esulta Israele,
e rallegrati con tutto il cuore.
Re
d’Israele è il Signore in mezzo a te!".