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Alcune riflessioni sul Vangelo della Domenica

30 NOVEMBRE 2003

I DOMENICA DI AVVENTO (Lc21,25-28.34-36)

"Quando incominceranno ad accadere queste cose, alzatevi e levate il capo, perché la vostra liberazione è vicina ".

Inizia un nuovo cammino liturgico, conosceremo le diverse tappe della nostra salvezza. All’inizio del cammino si vede già il termine ultimo dell’esistenza umana.

L’uomo va verso Dio per diventare simile a Lui. DIO E’ LA META DI OGNI UOMO. Solo Dio appaga tutti i desideri di questa piccola fragile creatura. Dio è Amore che dona vita. Solo Gesù rivela l’Amore di Dio tra gli uomini. Con la Sua morte e la Sua Risurrezione Egli dona la forza per diventare come Lui. Egli è il Signore della storia. Con la potenza del Suo Amore domina la potenza del male che galoppa nella storia e crea un mondo nuovo con la collaborazione dell’uomo che accoglie il Suo messaggio.

Con il Suo Amore accolto nel cuore dell’uomo e da questi ridonato, provoca un cambiamento radicale della vita. Questo cambiamento è simboleggiato dal sole, dalla luna e dalle stelle che vengono meno. Il sole, la luna e le stelle non sono divinità, come dicevano gli antichi, ma creature di Dio a servizio dell’uomo, sono orologio cosmico che scandisce il tempo: i giorni, le stagioni, gli anni.

Queste divinità sono oscurate da Gesù e con Lui inizia l’Oggi della salvezza.

"Vegliate e pregate ".

Nei momenti di difficoltà il cristiano deve rimanere saldo nella fede, cioè nell’amore di Gesù e deve essere vigilante nella preghiera. Deve avere sempre davanti a sé il volto glorioso di Gesù che dona gioia piena ai giusti.

Lungo il cammino della vita c’è sempre in agguato il pericolo: le preoccupazioni, il duro lavoro, le piccole ingiustizie subite. Con questi affanni la Parola di Dio non cresce nel cuore.

E’ necessario quindi vegliare, cioè agire con sobrietà, senza paura, e bisogna pregare per accrescere la nostra fede, ossia accogliere l’amore di Dio nel cuore per ridonarlo alle persone perché diano anch’esse lode a Dio che ci ama.

L’amore di Dio accolto sia sempre ridonato con gioia ai fratelli!

 


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