20 LUGLIO 2003
XVI DOMENICA ORDINARIA (Mc 6,30-34)
S.Vera
"Venite in
disparte, in un luogo solitario e riposatevi un po’ ".
Gesù accoglie i
discepoli ritornati dalla missione. Essi lo informano sulla loro attività.
Gesù, dal loro racconto, comprende che essi non hanno
assimilato il Suo insegnamento. Hanno proclamato cose per le quali non
avevano ricevuto l’incarico; hanno limitato la loro attività al territorio e ai
circoli ebraici. Hanno proposto il nazionalismo ebraico.
"Il compito per cui erano stati inviati era invece molto diverso:
entrare in contatto con ogni tipo di persona. Essi non hanno eseguito le Sue
indicazioni. Al loro ritorno Gesù non si è congratulato con loro, non dà ad essi nessun segno di approvazione e nemmeno fa cenno
dell’attività da loro svolta. I dodici, infatti, hanno falsato il Suo messaggio
chiudendo la porta ai pagani del Suo insegnamento".
Essi, dunque,
hanno la necessità di assimilare il messaggio di Gesù. Questo è reso vano dal
continuo traffico di persone. C’è bisogno di una sosta per riflettere e per
stare con Lui e assimilare così il Suo insegnamento.
"Si
mise ad insegnare loro molte cose ".
"Gesù
prefigura un mondo nuovo, molto diverso rispetto a quello che i Suoi
contemporanei potevano immaginare: un mondo di fratellanza tra i popoli dove
scompaiano gli odi razziali e religiosi, una società fraterna, solidale e
creativa. Gesù vuole condurre gli uomini tutti alla pienezza della vita. Per
realizzare tutto ciò Egli è disposto a dare la vita.
Per realizzare il Regno di Dio, cioè una nuova società
umana, è necessaria la collaborazione responsabile dell’uomo. L’uomo deve cioè aprire il suo cuore al dono dell’amore di Dio.
Lo Spirito
dell’amore di Cristo accolto trasforma l’uomo in una creatura nuova. Gesù crea
l’uomo nuovo cancellando il suo passato peccaminoso, immettendo nel suo cuore il Suo Amore e
Gesù dona a tutti il Suo Amore. L’uomo è chiamato solo ad accoglierlo.
Amore che non è limitato ad un popolo solo,
ma a tutti i popoli.
Gesù dona il
Suo Amore a chi è disposto a cambiare la vita peccaminosa e si
impegna a creare una società giusta.
(da J.Mateos/F.Camacho)