23 FEBBRAIO 2003
VII DOMENICA ORDINARIA(Mc.2,1-12)
S. Policarpo
"Si
recarono da Lui con un paralitico portato da quattro persone".
Quando nel Vangelo un personaggio e più personaggi sono
anonimi, essi sono rappresentativi.
Il paralitico e i
suoi portatori sono anonimi, sono dunque rappresentativi. Il paralitico
rappresenta l’uomo che non può muoversi da solo, non ha la libertà d’azione. I
quattro portatori sono anch’essi anonimi, simboleggiano i quattro punti
cardinali: il mondo e l’umanità intera. I quattro superano ogni ostacolo e
collocano il paralitico davanti a Gesù.
"La
tenacia nel superare gli ostacoli ha un nome: la fede. Essa è una
disposizione interiore che si rende visibile nel modo di agire". Gesù vede nell’azione dei portatori una grande
fede (vista la loro fede).
"La fede è
l’adesione a Gesù come persona e messaggio; è fiducia
nell’amore di Gesù e nel Suo potere di dare vita". "L’anelito di salvezza che dimostra
l’umanità pagana, figurata dai portatori, indica che è disposta al cambiamento
di vita. Questa disposizione è il fondamento delle parole che Gesù rivolge al paralitico".
Il paralitico,
però, sembra indifferente: non chiede nulla e non manifesta la propria fede.
Se il perdono dei
peccati si ottiene per la fede, perché vengono
perdonati i peccati a colui che non chiede nulla?
"Vista
la loro fede – disse al paralitico –
figliolo, ti sono perdonati i tuoi peccati".
Il paralitico
rappresenta l’umanità. "Nella figura del paralitico appare abbattuta da un
male che equivale alla morte". "Gesù si
presenta come il Salvatore di tutti, non solo di Israele,
ma dell’umanità". "La salvezza per l’umanità intera proviene da
Israele (la casa d’Israele). La scelta di questo popolo non è risultata inutile, dal momento che in esso è nato Gesù".
"Con
l’adesione a Gesù, che include il proposito di
cambiamento, l’umanità peccatrice rimane totalmente purificata e riconciliata
con Dio". "L’uomo può incominciare una vita nuova, su di lui non pesa
più il peccato, nel suo cuore entra l’amore di Dio: la fede cambia la vita" (J.Mateos/F.Camacho).