26 GENNAIO 2003
III DOMENICA ORDINARIA(Mc.1,14-20)
SS Timoteo e Tito
"Dopo che
Giovanni Battista fu arrestato… Gesù diceva: è arrivato
il tempo giusto, è vicina la signoria di Dio"
A Giovanni
Battista la libertà è tolta, la sua voce è soppressa.
Il vero profeta dà sempre fastidio. "Il potere spegne la voce di Giovanni
Battista, ma sorgerà una voce più forte, quella di Gesù".
"Per i
potenti di questo mondo gli strumenti del potere sono
tre:
-
La capacità di intimorire che usa la violenza e la coazione e minaccia col
castigo. La sottomissione per
timore rende codardi.
- La capacità di
ricompensare che compra l’adesione con la promessa di stima, di ricchezze e di onori, sfruttando l’ambizione degli altri. La
sottomissione per ambizione rende spregevoli.
-
La capacità di convincere, che inculca un’ideologia che esalta il potere e
presenta l’obbedienza e la sottomissione come un bene desiderabile; sfrutta
l’ignoranza e la mancanza di spirito critico. La sottomissione per ignoranza o spirito critico
rende infantili, gregari" (J.Mateos/ F. Camacho).
Il potere, per Gesù, è tutto il contrario, è un
servizio per la crescita dell’uomo. Gesù "rifiuta
la posizione di dominio del potere e mette in guardia i suoi
contro ogni ambizione di rango. Non si impone
ai suoi discepoli, li tratta da amici; considera tutti i suoi seguaci come
familiari. Invece di dominare, Gesù mette
Gesù proclama una società nuova e giusta, degna dell’uomo.
Questa società si realizza con la collaborazione di tutti.
"Convertitevi!"
"Gesù non si presenta come un capo rivoluzionario, esorta
senza far ricorso all’imposizione o alla violenza".
Il Regno di Dio
entra nella storia ma esige la risposta libera
dell’uomo. Il messaggio evangelico
va proposto con amore, ma mai imposto. Il vero cristiano accoglie il
messaggio di Gesù con amore, lo vive nella letizia e
lo ridona con gioia ai fratelli.