25 AGOSTO 2002
XXI
DOMENICA ORDINARIA (Mt16,13-20)
S. Lodovico
"TU SEI PIETRO E SU QUESTA PIETRA EDIFICHERO'
Gesù porta i Suoi
discepoli in terra pagana e domanda loro che cosa pensi la gente
di Lui. Rispondono: "Giovanni Battista, il martire risorto,
Elia, il profeta che deve preparare la strada al Messia; Geremia, il profeta
lapidato ma protetto da Dio, o un profeta simile a Mosè". Ma essi che cosa dicono del Figlio dell'Uomo?
Nella Bibbia
Figlio dell'Uomo è colui che possiede la pienezza
dello Spirito. Gesù è Figlio dell'Uomo perché possiede la vita piena e la
trasmette. Non si fa chiamare Figlio di Davide perché Davide conquista il Regno
togliendo la vita ai nemici. Gesù, invece, dona la vita per tutti.
Pietro, alla
domanda di Gesù, risponde per tutti e dice: "Tu sei il Figlio del
Dio vivente".
Gesù è Figlio di
Dio e trasmette la vita perché la possiede in pienezza. Simone è il primo tra
gli apostoli che riconosce Gesù Figlio del Dio vivente. Gesù, per questo
motivo, lo chiama "beato" perché è adatto a costruire
Chi ascolta e
mette in pratica l'insegnamento di Gesù costruisce la sua vita sulla roccia:
Cristo. Gesù è anche Colui che elimina la morte:
"le porte dell'ade non prevarranno". L'ade è il regno dei
morti. Chi riconosce Gesù figlio del Dio vivificante
ha dentro di sé una potenza capace di superare la morte.
"A
te darò le chiavi...
e tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato in cielo".
Chi ha in mano le chiavi è il custode e il responsabile della
sicurezza della casa. Le chiavi che Gesù dà a Pietro
non sono per aprire e chiudere, ma legano e sciolgono sulla terra. Pietro non
ha nessun potere di aprire e di chiudere nell'aldilà, ma un potere che esercita
sulla terra.
Legare nella
Bibbia significa avere autorità nell'insegnamento. Gli scribi legavano pesanti
fardelli, cioè imponevano un insegnamento.
Chi ha il compito
di insegnare nella Chiesa? E' Pietro perché riconosce per primo Gesù come
Figlio di Dio che dona la vita.
Pietro, dunque,
nella Chiesa, deve insegnare e interpretare la dottrina del Risorto.