21 LUGLIO 2002
XVI
DOMENICA ORDINARIA(Mt 13,24-43)
S. Lorenzo da Brindisi
"APRIRO'
Il Regno di Dio
rivelato attraverso le parabole è il Regno in cui si
rivela l'Amore del Padre. E' un Regno senza confini. E' un Regno dove Dio non
governa imponendo leggi da osservare, ma è un Regno dove si comunica la forza
dell'Amore di Cristo.
"Un Regno che
non domina gli altri popoli, ma si mette al loro servizio. Un Regno che non
accumula ricchezze, ma le condivide. Per far comprendere che il Suo Regno non
ha nulla in comune con quelli conosciuti che si fanno avanti a forza di
prepotenza e di appariscenza (Gv. 18,36), Gesù insegna
la breve ma intensa parabola del granello di senape:
è come un grano di senape che quando è seminato sulla terra è il più piccolo
dei semi che sono sulla terra, ma quando è seminato cresce e diventa più grande
di tutti gli ortaggi".
Il Regno di Dio
"non sarà qualcosa di appariscente e maestoso,
come un cedro, lo stupendo albero considerato il re degli alberi. Un cedro non
può rimanere nascosto e si impone orgogliosamente alla
vista e alla ammirazione di tutti.
Gesù paragona il
Regno di Dio ad una pianta comune che cresce in ogni luogo, anche sui muri
delle case. Cresce "nell'orto di una casa, tra gli ortaggi e sarà una
pianta tanto comune da non attirare l'attenzione dei passanti".
"Gli
uccelli del cielo possono accamparsi
sotto la sua ombra".
Il Regno di Dio è
rifugio tranquillo per tutti, è pace e gioia per chi accoglie l'amore di Cristo
e lo ridona.
"Con la
figura dell'arbusto di senape Gesù avverte che trionfalismo,
ricchezza, gloria e splendore non sono frutto del Regno di Dio, ma è opera di
Satana, l'avversario al piano del Signore"
(A.Maggi).