23 GIUGNO 2002
XII
DOMENICA ORDINARIA(Mt 10,26-33)
S. Lanfranco V.
"NON TEMETE... QUELLO CHE VI DICO NELLE TENEBRE DITELO NELLA LUCE".
Il credente in
Cristo è chiamato ad essere luce, cioè vita vera; per
essere luce deve accogliere nel cuore l'amore del Maestro; amore che diventa
sorgente di vita per superare le prove di ogni giorno.
L'amore di Cristo
accolto dona al credente gioia e una vita
indistruttibile che supera la stessa morte. L'amore di Cristo ha la capacità di
portare l'esistenza umana nella sfera di Dio.
"Non
temete".
Il cristiano
deve portare sempre la letizia nel cuore perché il messaggio di Gesù sia
rivelato gioiosamente a tutti.
"Ciò che ora è nascosto nelle tenebre sarà detto alla luce del sole e
rivelato pubblicamente. Ciò che ora si può appena mormorare all'orecchio (a
causa dei pericoli esterni) sarà proclamato sui tetti".
Il cristiano
deve sempre avere l'amore di Cristo nel cuore e grande
fiducia in Lui. Il cristiano non si
deve mai abbattere nelle difficoltà anche se il
risultato davanti agli uomini sembra misero o nullo. Come il sole nascente ha
ragione sulla notte, così il messaggio di amore di
Gesù si diffonde piano piano.
"Non
temete".
Il cristiano
deve sapere che la sua vita è semrpe nelle mani di Dio, è al sicuro da ogni
pericolo. "Gli uomini possono
accanirsi contro la vita del corpo, possono anche soffocarla, distruggerla, ma
non hanno alcun potere sulla vera vita che sfugge ad ogni attacco".
L'amore di Cristo dà una vita capace di superare la
soglia della morte. "La vera vita che Dio assicura in maniera definitiva non può essere diminuita né tolta dagli uomini,
neppure attraverso l'annientamento della vita corporale".
"Non
temete".
Dio è Padre. Egli
veglia su tutta