27 GENNAIO 2002
III DOMENICA ORDINARIA(Mt 4,12-23)
S. Angela Merici

"DA ALLORA GESU' COMINCIO' A PREDICARE E A DIRE: CONVERTITEVI PERCHE' IL REGNO DEI CIELI E' VICINO".

Gesù inizia la Sua missione di salvezza nella terra di Zabulon e di Neftali, terra semi-pagana dove le persone vivono nelle tenebre, cioè non riescono più a percepire il senso della presenza di Dio nella storia. Sono nello smarrimento e nella confusione del vivere umano.

Gesù viene a sapere che Giovanni Battista è stato arrestato; allora incomincia la Sua opera di salvezza. La missione di Giovanni Battista è terminata: l'attesa è finita. Inizia il tempo del Messia. E' il tempo in cui si passa dalla schiavitù alla libertà, dalle tenebre alla luce, dall'umiliazione alla gioia, dalla morte alla vita. I doni portati dal Messia sono pace e letizia che devono essere accolti nel cuore. Per accogliere questi doni l'uomo deve convertirsi, ossia deve accogliere la novità del messaggio di Gesù. Punto di partenza è la conversione.

Il cristiano si deve fidare completamente di Gesù. Chi si lascia guidare dalla Sua Parola e si lascia illuminare dal Suo Amore salvifico, è un autentico portatore del Suo messaggio. Il messaggio di Gesù è per ogni uomo. Per questo Egli chiama alcuni collaboratori per realizzare il Suo disegno di salvezza. Chiama gli apostoli:

"Seguitemi, vi farò pescatori di uomini".

Gesù chiama; l'iniziativa è Sua. E' Lui che trasforma l'uomo in apostolo. La Sua Parola è convincente; è sovrana.

Gesù chiama l'uomo laddove lavora ed esige una risposta sincera.

Il lavoratore, chiamato, lascia il proprio lavoro, le proprie sicurezze e gli affetti familiari.

Gesù, però, esige uno stile di vita e familiarità con Lui. Il chiamato deve camminare dietro di Lui. Egli è luce per le tenebre, è la speranza di ogni cuore, è sapienza per i sentieri della vita. E' conforto nel dolore. E' la vita sulla morte. Gesù non toglie la vita, ma la accoglie con amore.

Gesù esige dal chiamato una risposta sincera.

La Parola di Gesù conforta, guida e rassicura, ma non toglie la fatica del vivere. Non esonera dal cercare.