Veronica Nucci

Nel 1841 Cerreto era un piccolo centro rurale dove vivevano appena quattro famiglie della discendenza dei Nucci, proprietari dei terreni circostanti. Una di queste era quella di Antonio Nucci e Maria Stella Franci, che avevano quattro figli. L'ultima fu una bambina, nata il 26 novembre 1841, che venne chiamata Veronica, a causa di un sogno premonitore della mamma durante la gravidanza. L'infanzia di Veronica trascorre in serena semplicità. La madre la educa nella Fede e nelle virtù cristiane che sono il patrimonio delle famiglie rurali. La giornata inizia al mattino prima del sorgere del sole.

Si pensa alla casa e ai lavori agricoli.
Si mandano al pascolo le pecore, di cui si ha molta cura perché costituiscono il reddito fondamentale della famiglia. La sera, prima di cena, ci si riunisce per la recita del Rosario. Nei giorni festivi si partecipa alla Messa nella parrocchia di "S.Maria dell'Aquila" oppure a Sorano, dove si possono fare anche i necessari acquisti. Si praticano in modo particolare i cosiddetti "Venerdì sacrati", con preghiere particolari al Crocifisso e alla Vergine Addolorata.
Il parroco, Don Fedele Natali, definisce i genitori di Veronica "osservanti delle pratiche religiose, intemerati nei costumi e ottimi educatori della famiglia."

 

 

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