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Don Ernesto Ricci

sacerdote da non dimenticare

Don Ernesto Ricci

 

Don Ernesto Ricci (1887-1950) continua a suscitare interesse nella città e nella Diocesi di Fermo. Più passa il tempo, però, e più si accresce il pericolo di veder cancellate per sempre molte tracce della sua vita umile e generosa.

Occorre dunque valorizzare tutte le occasioni per rinverdirne il ricordo. A questo concorrono la presentazione del libro "Don Ricci ieri e oggi" nell'Auditorium S. Martino di Fermo sabato 7 ottobre e la concelebrazione eucaristica animata dalla corale di S. Antonio di domenica 8 ottobre nella chiesa di S. Petronilla di Fermo.

Mons. Norberto Perini, l'allora Arcivescovo di Fermo, in occasione del funerale di don Ricci, nella Chiesa del Carmine, il giorno 8 agosto 1950 ebbe a dire:

"Ti ringraziamo del buon esempio che hai sempre dato. Ti ringraziamo dell’onore che hai fatto al Clero fermano con la tua opera, che ha varcato i confini dell’Arcidiocesi, fino ad essere ammirata e benedetta e aiutata dallo stesso Augusto Pontefice. Ti ringraziamo perché, soffrendo e salendo volenteroso il tuo calvario e sacrificandoti per Cristo rappresentato nei bimbi poveri, hai fatto del tuo nome un’apologia del Clero Cattolico. Ti diciamo che la tua opera non morì. L’hai fondata come opera di Dio, e le opere di Dio non finiscono con la morte degli uomini. Sarà ripresa da altri Sacerdoti cresciuti alla tua scuola, con la stessa tua fede e carità. I poveri continueranno ad affluire e a chiedere; i ricchi continueranno a comprendere e a dare. Tu dal cielo inizierai un’opera di supplica e di protezione; e il Signore continuerà a benedire quanto sarà nel Suo Nome".