17 MARZO 2002
I DOMENICA DI QUARESIMA (Mt.4,1-11)
Ss. 7 Servi fondatori
"GESU' FU CONDOTTO DALLO SPIRITO NEL DESERTO PER ESSERE
TENTATO DAL DIAVOLO".
Lo Spirito Santo,
forza dell'amore di Dio Padre, spinge Gesù nel deserto per essere messo alla
prova dal diavolo. Il tentatore vuol distogliere Gesù dalla Sua missione di
Salvatore degli uomini.
Gesù, nel
Battesimo, chiamato "Figlio prediletto" del Padre, è il Messia
che dona la vita e manifesta la grandezza dell'amore gratuito di Dio per tutti.
Satana
vuole distogliere Gesù dalla Sua missione; non vuole che l'uomo raggiunga la
pienezza della vita e la propria maturità; non vuole che questa piccola
creatura umana entri nella condizione divina per essere simile a Dio.
La prova di Gesù
nel deserto non riguarda un momento della Sua vita, ma
tutta
Tutti in Israele
aspettavano un Messia trionfatore, un Messia politico,
un Messia dominatore dei popoli. Gesù non aderisce a queste false aspettative del popolo e delle autorità giudaiche. Supera
tutte le prove. Il tentatore si avvicina a Gesù e gli dice:
"Poiché sei Figlio di Dio:
"di' che questi sassi diventino pane".
Satana vuol
distogliere Gesù dal servire gli altri, vuole che pensi al Suo bisogno
materiale, a Se stesso, alla Sua salvezza, alle necessità fisiche del corpo.
Gesù risponde:
"Non
di solo pane vive l'uomo".
Gesù ha fame non
tanto materiale, ma di tutto ciò che viene da Dio, dalla Sua Parola. Egli si
nutre della Parola di Dio per comunicarla agli altri. "Mio cibo è fare
la volontà di Dio".
L'uomo non è
creato soltanto per dare soddisfazione ai propri bisogni materiali. Egli trova
il significato della propria esistenza nella fedeltà alla Parola di Dio: l'uomo
deve essere pane per il fratello; non deve essere guidato dalla propria
ambizione, ma dall'amore di Dio. Nessuno deve dominare il proprio simile.
Satana presenta a
Gesù un regno dove sia gloria, ricchezza, prestigio e
dominio.
Gesù vuole un
Regno dove sia condivisione, uguaglianza, servizio
fraterno e dono di sé.