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Alcune riflessioni sul Vangelo della Domenica

03 FEBBRAIO 2002
IV DOMENICA ORDINARIA(Mt.5,1-12)
S. Biagio

"BEATI I POVERI IN SPIRITO, PERCHE' DI ESSI E' IL REGNO DEI CIELI".

Gesù chiama beati non quelli che la società rende poveri, ma quelli che per un impulso interiore dello Spirito decidono liberamente e per amore di eliminare le radici della povertà dei fratelli.

E' l'Amore di Dio accolto nel cuore che spinge il cristiano ad entrare nella condizione della povertà.

Gesù non chiede di spogliarsi dei beni, ma di condividerli. Gesù non impone, ma propone il Suo messaggio di amore e il fedele risponde liberamente e con gioia.

Gesù chiede di mettersi accanto ai poveri per servirli e per risollevarli dalla loro condizione di miseria morale e materiale.

Il cristiano deve saper donare ciò che è e ciò che ha per rialzare chi vive nella misera condizione. Il cristiano può realizzare ciò se comprende che Dio è il Re del suo cuore.

"Quanti accolgono Dio come unico Re della loro vita non vengono governati mediante imposizioni di leggi a cui obbedire, ma con l'incessante comunicazione del Suo Spirito che rende capace ogni uomo di diventare figlio di Dio" (A. Maggi).

"Beati i puri di cuore perché vedranno Dio".

Il cuore è la coscienza della persona, è la sede dove l'uomo prende le sue decisioni. "La vera purezza, che nasce dal cuore, si traduce in amore e si manifesta sempre attraverso atteggiamenti che trasmettono la vita a chi non la possiede in pienezza".

I puri di cuore sono le persone sincere, "le persone limpide, le persone trasparenti, le persone cristalline... le persone che hanno rinunciato ad apparire e si preoccupano soltanto di servire gli altri".

Queste persone, "durante la loro esistenza terrena faranno un'esperienza costante, continua e profonda della presenza di Dio. I puri di cuore, queste persone limpide e trasparenti, si accorgono di una presenza di Dio continua e costante, un Dio che si mette al servizio dei Suoi, un Dio che tutto trasforma in bene.

Chi è trasparente con gli altri, è trasparente anche con Dio, percepisce Dio nella propria esistenza. Altre persone non vedono tutto questo, perché sono occupate da troppe cose"

(A.Maggi).

 


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