Chiamato in attesa di una Chiamata

L'Arcivescovo Emerito Mons. Cleto BELLUCCI

Mons. Cleto Bellucci celebra i 55 anni di sacerdozio tra i presbiteri da lui ordinati

Siamo qui per ringraziare Dio e per chiedergli perdono". Con queste parole ha iniziato l'Eucarestia mons. Cleto Bellucci, arcivescovo emerito, sabato 27 gennaio, anniversario della sua ordinazione, nella chiesa di S. Agostino in Torre di Palme.
Per far festa ha invitato tutti i sacerdoti da lui ordinati. "Sarei lieto - ha scritto nell'invito - di avere con me, nella celebrazione di lode, coloro ai quali il Signore mi ha dato la grazia di imporre le mani per l'Ordinazione Sacerdotale. Spiritualmente avremo nel cuore S.E. Mons. Franceschetti, fratello e successore alla guida di questa amatissima Chiesa, tutti i sacerdoti della Diocesi di Fermo, di Ancona, di Taranto e Castellaneta e i tanti ex-alunni sparsi negli indimenticabili paesi dell'Abruzzo, del Molise e delle Marche".
In tanti hanno risposto al suo invito. Perfino don Giacomo Panizza dalla Calabria. "Sono venuto solo per celebrare questa eucarestia - ha detto - e poi riparto subito. Ma non potevo mancare". Come non è mancato un religioso, padre Mario Micucci proveniente da Casalecchio di Reno (Bo). Tutti accorsi attorno a quel padre che ha generato operai per il servizio ministeriale.
"Questa eucarestia è per ringraziare Dio per la nostra chiamata - ha detto mons. Bellucci nella sua omelia -. E, avvicinandomi ad un'altra chiamata, riscopro la bellezza di quella chiamata avvenuta 55 anni fa". Fu ordinato nella Cappella del Pontificio Seminario Regionale di Fano dall'Arcivescovo di Ancona S. E. Mons. Bignamini. Nel suo ricordino sacerdotale aveva scritto: "Verso la croce, presso la croce, sulla croce". E la croce è anche memoria.
"Ora da questo luogo incantevole riesco a vedere meglio, con più distacco le realtà della Diocesi. Mi accorgo che alcune cose non sono state fatte, altre potevano essere fatte meglio - così ha continuato la sua confessione mons. Cleto Arcivescovo emerito -. Ma ormai ciò che si è fatto è nelle mani di Dio. Dobbiamo chiedere solo perdono".
Durante l'Eucarestia si è fatto memoria di don Silvio Ciampechini, un giovane sacerdote scomparso prematuramente.
Dopo l'Eucarestia la festa è continuata in un ristorante della zona. La presenza di padre Gianfranco Priori ha reso la festa più festa. Infatti il frate mago è riuscito a coinvolgere tutti i presenti, anche il festeggiato. È riuscito ad indovinare il pensiero dei presenti, faceva scomparire e ricomparire uova e fazzoletti colorati.

Una festa per mons. Cleto per augurargli: "Ad multos annos".

ndg  

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