Tempo da contemplare
di Luciano Valle
Filosofo specializzato in Etica ambientale -
Segretario Istituto "G. Bateson" - Milano
Con la rivoluzione scientifico-meccanicistica,
il tempo diventa sempre più tempo-organizzazione, tempo-misura, tempo-calcolo,
tempo-macchina, tempo-orologio, tempo-cumulativo.
Insomma: con Marcuse e Latouche, "tempo di prestazione" (di cui il "tempo-guadagno"
di Franklin è traduzione appropriata). Un tempo definito anche dall'ossessione
infuturante, come è testimoniato in Goethe: "Tutto… è ora ultra… I giovani
vengono troppo presto eccitati e travolti in questo vortice: ricchezza e velocità
è ciò che desta la meraviglia del mondo e per cui ciascuno lotta" 1.
Ora, se il tempo del "moderno" è il tempo della cecità epistemica, del "passare"
antropocentrico "ottuso" e "sicuro" "accanto al mistero" degli enti "senza
notarlo" (secondo la bella immagine di Eraclito ritradotta da Heidegger),
in quanto il soggetto è irretito nella trama meccanicistica e riduzionistica
dell'"abitare", schiacciato ad un operare strumentale finalizzato all'utile,
al potere, al "principio di prestazione", allora la critica del tempo antropocentrico,
meccanicistico, economicistico proprio del "moderno" apre ad un'altra dimensione
del tempo. Ovvero ad una transvalutazione del tempo. Un'ek-stasi dal temporale,
un "re-incanto del tempo", una riscoperta del tempo come tempo di contemplazione.
Di questa transvalutazione del tempo ci preme qui recuperare non tanto l'impostazione
filosofico-religiosa pre-moderna, greca cristiana o, in senso lato, orientale.
Sembra, a chi scrive, di particolare interesse, scoprire e rilevare quell'"esprit
de finesse" sulla questione del tempo che nella coscienza laica ha trovato
feconda ospitalità. Una densa fenomenologia di cui si vogliono qui ricordare
alcune testimonianze o linee guida:
Bibliografia
1 J. W. Goethe, Lettera a Zelter (1825) in K. Löwith. Da Hegel a Nietzsche, tr. it. Einaudi, 1949.
2 Eraclito, fr. 72 nella traduzione di M. Heidegger, Saggi e discorsi, tr. it. Mursia, 1976.
3 R. M. Rilke, Elegie duinesi, tr. it. Einaudi, 1978, VIII elegia.
4 A. Einstein, Come io vedo il mondo, tr. it. Newton Compton, 1979.
5 F. Nietzsche, Umano, troppo umano, tr. it. Adelphi, vol. 1, 1979.
6 F. Nietzsche, Così parlò Zaratustra, tr. it. Mursia, 1965.
7 E. Bloch, Lo Spirito dell'utopia, tr. it. La Nuova Italia, 1980.
8 E. Fachinelli, La mente estatica, Adelphi, 1989.
9 E. Junger, Il libro dell'orologio a polvere, tr. it. Adelphi, 1994.
10 L. Tolstoj, Guerra e pace, tr. it. Paoline, 1994.
11 Si veda, infine, per una ripresa da parte della cultura laica, del concetto di tempo-otium, D. De Masi, Economia dell'ozio, introduzione a P. Lafarque - B. Russel, Economia dell'ozio, tr. it. Edizioni Olivares, 1992.
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