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I contratti di lavoro

Capire qual è l'opportunità giusta per te richiede il saper scegliere tra diverse modalità contrattuali.
I tipi di contratto che si stipulano in genere tra datore di lavoro pubblico - privato, e lavoratore sono i seguenti:

1) a tempo indeterminato ( part-time/ full-time)
2) a tempo determinato ( part-time/ full-time)
3) a tempo parziale
4) di formazione lavoro
5) di apprendistato

1) E' il contratto più ricorrente, non ha scadenze, potrebbe durare per sempre. Si prevede normalmente un periodo di prova, se superato segue poi l'assunzione definitiva. Definita questa, il contratto seguirà tutte le regole della contrattazione collettiva di quella specifica categoria. Tu potrai conoscerlo meglio chiedendo spiegazione ai sindacati e facendoti rilasciare una copia delle normative previste.

2) Questo tipo di contratto ha una scadenza fissa definita per iscritto. E' utilizzato nei seguenti casi: Per sostituzioni di gravidanze o malattie prolungate, per emergenze lavorative come intensificazione dell ' attività produttiva per far fronte a richieste stagionali (camerieri in alberghi mesi estivi), per usufruire di personale tecnico diplomato o laureato con mansioni particolari.

3) Si può prevedere un orario di lavoro a tempo pieno o a part-time. E' possibile una proroga della scadenza, ma non più di una volta e per un periodo non superiore a quello fissato precedentemente. Se ciò accade si seguono tutte le regole fissate dalla nuova legge 196/97, che è importante per le varie modifiche che potrebbero attuarsi durante il contratto.

4) Un tipo di contratto a tempo determinato che prevede un periodo di formazione per il lavoratore di durata max 24 mesi. Il Contratto di Formazione Lavoro (CFL) è utilizzato per i lavoratori compresi tra i 16 ed i 32 anni. Vi sono CFL con diverse tipologie :A e B. A: Per l'acquisizione di professionalità intermedie sono previste 80 ore di formazione teorica e per l'acquisizione di professionalità elevate sono previste 130 ore di formazione teorica. B: Di durata non superiore a 12 mesi, mirato ad agevolare l'insegnamento professionale, attraverso un'esperienza lavorativa e l'acquisizione di diverse discipline. Il tutto inerente all'approfondimento della materia interessata.
In entrambi i casi il datore di lavoro può essere un ente pubblico o privato, questi provvederà a rilasciare un attestato ove saranno specificate le attività svolte, la quantità di ore e le capacità acquisite da parte del lavoratore.

5) Un'azienda si impegna a qualificare un apprendista permettendogli di svolgere un lavoro all'interno dell'impresa/o servizio e di partecipare ad un corso di formazione esterno di almeno 120 ore annue. I neoassunti dovranno avere tra i 16 e i 24 anni, 26 nelle regioni del sud e 29 per le qualifiche più alte nel settore dell'artigianato. L'apprendistato non potrà essere superiore a 4 anni e non inferiore a 18 mesi.
Durante questo periodo il neoassunto dovrà acquisire dei contenuti formativi inerenti la categoria di quell'azienda, l'organizzazione del lavoro, le misure di prevenzione per la sicurezza e la tutela della salute. Se il rapporto di lavoro continua oltre la scadenza si trasforma in rapporto a tempo indeterminato.

 

 

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