L'altro grande centro della vita spirituale del paese è l'Arciconfraternita
della SS. Annunziata, nata in un momento di grande fervore religioso
che nel '600 pervase tutta la Campania.
Anche in questo caso i racconti popolari vengono in soccorso alle poche
testimonianze cartacee.
Le invasioni piratesche da sempre funestavano l'Isola, saraceni prima,
turchi e pirati poi, costrinsero gli abitanti del paese, spesso deportati
per esser venduti come schiavi, a costruire 5 torri quadrate, con lo
scopo di ospitarvi la popolazione e, nello stesso tempo, di disporre
un'offesa a mezza distanza. Molte case, invece, furono costruite asserragliate
come dei fortilizi su enormi massi tufacei. Un impianto difensivo ben
organizzato e ben collegato con le torri dei Casali limitrofi.
Ebbene, gli abitanti del paese, supplicarono la Vergine di far cessare
tali incursioni ed a ringraziamento edificarono nel 1617 "l'Oratorio
dell'Annunciata". L'Oratorio, ingranditosi grazie alle numerose
offerte, venne elevato ad Arciconfraternita nel 1689 sebbene la pala
dell'altare che ritrae l'Annunciazione sia del 1684.
Le "Regole" della Confraternita furono più volte riviste
e aggiornate, tanto che oggi, a differenza del passato, quando alle
donne era vietato entrare nella chiesa quando i confratelli vi erano
radunati per le diverse pie pratiche, le donne sono divenute "voce
attiva" e "consorelle" a pieno titolo.
Nel 1989, a 300 anni dalla fondazione, il Consiglio dell'Ariconfraternita
ha organizzato una solenne celebrazione culminata nell'incoronazione
della venerata immagine dell'Annunziata.
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