SINTESI STORICA
del Monastero di San Leonardo
dalla sua fondazione alla prima visita dell'Ill.mo e Rev.mo Don Edmondo Bernardini,Presidente in Italia della Congregazione di S.Leonardo

Quale Abbadessa del Monastero di S.Leonardo sono stata spesso richiesta di notizie sull' "origine e le vicende del Monastero". Sollecitata dalle stesse Consorelle,avvalendomi della Collaborazione dell'Avv.Romolo Trinchieri, nostro stimato benefattore qui dimorante nell'estate con la sua famiglia, riassumo qui appresso quanto la tradizione e le fonti storiche fino ad oggi conosciute ci hanno tramandato.
Né deve meravigliare la pochezza delle notizie perché dopo che questo Monastero dal Monte S. Leonardo ebbe a trasferirsi in Montereale (frazione Piedicolle), esso fu distrutto prima dal terremoto del 1600 e poi anche dal successivo terremoto del 1703 e subì altre sì le ripercussioni politiche delle varie denominazioni, nonché quelle delle lotti tra liberali e Borboni e del periodo della cosidetta reazione.
Nel passato poi non si curava molto la conservazione delle carte che interessavano la storia del Monastero. Attraverso gli anni si era anche perduta la nozione di una dipendenza gerarchica dell'Ordine Cisterciense a cui ci onoriamo di appartenere. Unico documento che il Monastero conserva è la memoria scritta il 2/6/1928 dal nostro defunto confessore D.Mariano Tozzi, la quale memoria è interessante per la elencazione delle molte e cospicue rendite che in antico godeva e per il ricordo delle care consorelle che ci precedettero.
In tale memoria fu premura della defunta Abbadessa Donna Maria
Veronica Mariani annotare successivamente i vasti cambiamenti ed. aumenti della famiglia Monastica dopo il 1898. L'ultima annotazione è la data della morte della compianta e fattiva Ahbadessa ohe mi precedette e cioè Donna Maria Francesca Giovannelli, mancata ai vivi il 17 ottobre 1933" Né dimenticherò quanto desumo dalla consultazione del ^Catalogus generalis Abbatiorum Prioratum Monasteriorum et religiosorum S.Ordinis Cistercensis^" edizione 1931 curata dalla Tipografia Vaticana e stampata per ordine del Capitolo generale del nostro Ordine tenutosi il 6 agosto 1930 e seguenti nel Monastero di Augia Malore (Austria)oCiò premesso e ritornando all'origine del Monastero dirò che la tradizione lo vuole fondato nel 1400 alle falde del Monte Castiglione in località "Le Pozze" posta in frazione Paganica di questo Comune e precisamente tra i confini della frazione Marana a mezzogiorno di Montereale e rimpetto alla città esistente in quei tempi.La località si chiamò poi S.Leonardo dall'esistenza del nostro Monastero colà situato e dal popolo è ancora oggi chiamata "Monte S. Leonardo" o Tuttora, a quanto mi si riferisce sono evidenti alcuni ruderi notevoli di quell'antico Monastero addossati ad uno scoglio del Monte. In un muro esterno si osservano tuttora quattro o cinque feritoie circolari. I medesimi sono prossimi all'attuale "Casale Cavalli" in muratura a destra di ohi ascende un pò in su'.Si ignora chi fondasse il nostro Monastero. Si sa che era anche denominato "Monastero di S. oLeonardo della Selva" ed ospitava un notevole numero di religiose. II Monastero prima e la località ove sorse poi, furono dedicati a S.Leonardo Abate delloOrdine Benedettino e confessore, Santo Eremita della Francia, nato nell'inizio del secolo sesto, il cui culto, molto antico in Italia, si diffuse ancor più nel Regno delle Due Sicilie sotto la denominazione degli Angioini (1266).
Nè può meravigliare che proprio nel territorio di Montereale sorgesse un Monastero che abbracciò la regola di San Benedetto e che andò a stabilirsi sull'alto di un monte in perfetta solitudine di spirito dedicandosi al puro ascetismo ed intramezzando la preghiera col lavoro dei campi e dei boschi.Si rammenti che i seguaci di S.Benedetto nel territorio di Montereale avevano fondato varii Monasteri, tra cui si ritiene quello posto nella località denominata attualmente S.Antonio e l'altro intitolato a S.Mauro prossimo all'attuale Chiesa di S.Lorenzo in Fano. Intorno al mille la piana di Montereale era, se non un lago, certo un pantano come la denominazione data alla Chiesa di S.Maria in Pantanis fa pensare. A sostenere questa idea basti il ricorso del Grande Patriarca S.Benedetto consacrato in un affresco di squisita fattura esistente nella parete sinistra della Chiesa di S.Giovanni in frazione Paganica, ove si ammira appunto il Santo che prega circondato da una folla di discepoli e avanti lui a figurato un paesaggio in cui balza evidente la forma di un lago solcato di imbarcazioni. Ma se ab immemorabile fu compiuta la bonifica della piana dell'Aterno, proseguita ed intensificata ai nostri giorni, ciò fu dovuto alla opera di bonifica e di lavoro. Ebbe dunque S.Benedetto dei Monasteri in Montereale e così anche un luogo di ascetismo per le donne che sorse sul Monte S.Leonardo, secondo i più S.Antonio Abate.
Al ricordo di S"Benedetto si ricollega poi anche il titolo abbaziale di cui è insignito il Parroco pro tempore delle due Chiese collegiate di S.Maria in Pantanis e di S.Maria Assunta in Montereale, titolo oggi impersonato nel zelante ed ottimo nostro Parroco Don Pio Fulvi Ritornando alla vita del Monastero sul Monte S.Leonardo, nulla tradizione di particolare ci ha tramandato all'infuori di quel fatto saliente e luttuoso, verificatosi intorno al 1550, e cioè che, una triste notte, il sacro recinto fu violato da una irruzione di malviventi che sottoposero l'infelice Comunità alle più crudeli sevizie, uccidendo perfino molte suore. Le poche scampate con la fuga alla morte si rifugiarono nei paesi circostanti attendendo tempi più propizi per riunirsi. Pose termine alla dispersione una munifica Duchessa della Casa d'Austria, allora regnante, a nome Margherita figlia dell'Imperatore Carlo V e sorella del Re Filippo di Parma, la quale Duchessa, possedendo molto proprietà in Montereale, donò alle profughe lo stabile e il terreno dove oggi ci troviamo e su cui allora sorgeva un Castello posto in prossimità della Porta di S.Leonardo. Ciò avvenne molto prima del 1600. Si ritiene nel 1569. Allora Montereale era una città cinta di mura e munita di porte, con castelli e fortezze, piena di palazzi e di signori, molti di essi dediti alle lettere ed alle arti. Una delle sue tre porte era quella denominata di S.Leonardo ove nei primi tempi vivemmo. Tuttora si osservano le tracce di tale porta il cui arco fu demolito pochi decenni addietro per evitare percoli ai passanti. Con intenzione protettrice la eletta e nobile Duchessa Margherita d' Austria volle che il nuovo Monastero sorgesse proprio nell'interno della città sulle rovina di un vecchio castello e vicino alla porta ricordata, perché ivi era anche un punto difeso costituente fortezza, come una parte del muro di cinta del nostro Ritiro contiguo all'attuale strada, di accesso tuttora dimostra. Più su, in località S.Francesco, notansi ancora notevoli avanzi di un castello di tipica forma medioevale. Ritengo che la data di donazione dei beni formanti l'attuale Monastero da parte della Duchessa Margherita d'Auastria, come SOpra accennato, sia stata proprio quella del 1569,perché fu nell'aprile di detto anno che detta Signora ebbe un sontuoso ricevimento in Aquila di cui parlano le storie e che fu ricordato nelle tele di un valente pittore aquilano. Dopo due giorni da quel ricevimento la detta Duchessa renne da Aquila a Montereale ed è presumibile che il suo cuore magnanimo, saputa la disavventura capitata alla nostra comunità abbia lenito il nostro dolore donandoci un nuovo Convento e i beni occorrenti alla nostra vita. Presumibilmente anche in quello stesso periodo dovette costruirsi la Chiesetta esterna dedicata a S.Leonardo. Ma il nuovo convento pochi anni rimase in piedi perché, come sopra accennato, fu distrutto dal terremoto nel 1600. Venne riedificato nel 1615, si ignora se nella forma attuale. Nulla di preciso ci è stata poi tramandato sulle condizioni del Monastero dopo l'altro terremoto del 1703. Montereale apparteneva nel 1700 al Regno delle Due Sicilie. Dopo Carlo III, aveva regnato Ferdinando IV Borbone di Spagna, il cui nome è ricordato in un epigrafe a sinistra della Cappella ove è l'urna contenente le spoglie mortali del B. Andrea, agostiniano situata nella Chiesa omonima di questa città. Ivi è ricordato che Ferdinando IV rè dell'una e dell'altra Sicilia e di Gerusalemme, infante di Spagna,ecc. con dispaccio dell'11 aprile 1789 diretto al Governatore di Montereale Sig. Carlo De Marco, ordinava in quali giorni o circostanze si dovesse aprire il santuario del Beato. Ai Borboni subentrò la dominazione decennale di Napoleone Buonaparte , che regnò attraverso il fratello Giuseppe prima e poscia attraverso il cognato Gioacchino Murat.Nel decennio di quell'occupazione si fecero leggi contrarie alla Chiesa, si soppressero gli Ordini Religiosi spogliandoli dei loro beni. E fu allora che dal Monastero di S.Chiara, soprastante al nostro, furono espulse le religiose cllarisse che vi si trovavano le quali si rifugiarono nel nostro Monastero in numero di setta (le Suore Lavinia Ricci di Montereale, Maddalena Contini della Frazione di Cavallai; Colomba e Gesualda De Acutis di Pizzoli, Celesta Paolucci di Bora e la conversa Innocenza De Sanctis di Montereale). Ma altri dolori e preoccupazioni subì il nostro Monastero ne gli anni che seguirono fino alle leggi di soppressione del Governo Piemontese del 1866 in cui venne anch'esso spogliato di ogni bene terreno, non escluso il sacro edificio il quale per le ritorte vie demaniali passò in proprietà al Comune e questi, bonariamente , consentì che noi vi rimanessimo. B1 superfluo aggiungere che la nostra comunità nell'infausto periodo di transizone visse luttuose giornate di ansia angosciosa. I beni del Monastero vennero poi acquistati nel 1918 da Mons. Loreto Forti con denaro e per cura dell'Ecc.moo Vescovo Diocesano di Rieti da cui dipendiamo. E detto Monsignore con istromento 23 dicembre 1923 rep. 6984, per atti del notaio Andrea Ricci, lo rivendette nella forma cosidetta tontinaria a più persone parte viventi, tra cui figura la sottoscritta, ai patti e condizioni in quell'istromento previste. Al momento in cui scrivo il nostro Monastero è uno dei dieci "Asceteria" di stretta clausura papale, esistenti in Italia, come de sumo a pag.o 300 del ricordato Catalogo generale edizione 1931 del nostro Ordine.
Gli altri asceterii in ordine di data di fon dazione sono i seguenti
1) S.Maria e S.Michele in Ivrea (Piemonte), 1041 anno di fondazione.
2) S.Caterina V.e M. in Sanseverino o (Marche), 1514 a.f.
3) 3) S.trinità in Cortona (Toscana), 1545 a.f
4) S.Bernardo in Nepi (Lazio), 1617 a.f5
5) Anagnino in Anagni (Lazio), 1713 a.f
6) SS.ma Annunziata in Possano (Piemonte), 825 a.f.
7) Nascita B. Verine Maria in S.Paolo in Appiano (Veneto),1883 a.f.
8) SS"Protasio e Gervasio in S.Giacomo di Teglia (Treviso), ignorasi l'anno di fondazione.
9) Visitazione in Viterbo (Lazio), ignorasi l'anno di fondazione.

Pertanto il nostro Monastero di S.Leonardo ha sette secoli di vita ed è cronologioanente il secondo "ascetrium" sorto in Italia, ciò che ci riempie di viva soddisfazione e consolazione a maggior gloria del Signore e del nostro legislatore e S.Patriarca e del nostro propagatore S.Bernardo.Alla data di questa memoria (11 maggio 1933), che corrisponde alla mia elezione ad Abbadessa, la Comunità era composta con me di 12 persone e più precisamente sotto il mio governo trovansi otto monache coriste e tre suore converse. Tra le monache risultavano:
1) Donna Maria Francesca Giovannelli di Montereale (capoluogo), con la carica di Vicaria o Priora;
2) Donna Maria Luiaa Colantoni di Catsel S.Angelo in Provincia di Rieti (frazione di S.Rufina),maestra delle novizie e sacrestana;
3) Donna Maria Teresa Crisciotti di Montereale (Collesalve), portinaia;
4) Donna Maria Geltrude Guarnieri di Montereale (frazione di Cavagnano);
5) Donna Maria Agnese Crisciotti di Montereale (Collecalvo)dispensiera o celleraria;
6) Donna Maria Nazarena Pompili di Montereale (frazione Cesaproba), aiuto portinaia;
7) Donna Maria Giuseppeina di Montereale (frazione di Cavagnano), aiuto sacrestana;
8) Donna Maria Rita Contini di Montereale (frazione di Cavallari), novizia;
9) Donna Maria Pia Ciucci di Montereale (frazione di Paganica : Castello) - novizia.


Tra le suore converse figuravano 1) Suor Maria Caterina Crisciotti di Montereale (frazione di Collecalvo);2) Suor Maria Maddalena Fiori di Campotosto (frazione Poggiocancelli);3) Suor Maria Benedetta Ferri di Montereale (frazione di Cavallari).
Giunta a questo punto non debbo passare sotto silenzio la visita fatta a questo Monastero il 18 settembre 1927 dall'Ill.mo Rev.mo Abate del Monastero li S.Croce in Gerusalemme di Roma, e cioè Don Edmondo Bernardini Presidente generale della Congregazione Italiana del nostro Ordine di cui egli é anche definitore, illustre personalità la cui conoscenza abbiamo potuto fare a mezzo dell'avv. Romolo Trinchierio La venuta di Don Edmondo Bernardini segna per noi una tappa indimenticabile e costituisce, direi, una nuova era nella storia della Comunità. Da questa venuta inizia una maggior collegamento gerarchico con il Governo Generale del nostro Ordine e un diverso indirizzo alla vita del Monastero di S.Leonardo. Abbiamo potuto così dare uniformità all'abito che indossiamo, adottare il Rituale ed, il Breviario dell'Ordine ed improntare la nostra vita alla regola dettata dal S.Patriarca e alle successive nostre Costituzioni uniformatesi queste al Codice di Diritto Canonico per rescritto della S.Congregazione dei Religiosi dell' 8 maggio 1934 ed adottato da tutti i Monasteri delle Monache Cistercensi d'Italia. Dirò ancora che questo Monastero dipende gerarchicamente dal Vesscovo di Rieti, immediatamente soggetto alla S.Sede apostolica e dalla Presidenza Generale della Congregazione Cistercense di S.Bernardo in Italia. Attualmente siede sulla cattedra vescovile Mons. Massimo Rinaldi, che sempre si è dimostrato sollecito delle necessità della nostra Comunità nonché paterno e premuroso nostro Consigliere. Nell'ordine Cistercense poi governa e regge: come Generale l'abate Francesco Iamssens; come Presidente per la Congregazione in Italia Don Edmondo Bernardini, e come Procuratore di essa Don Raimondo Bazzichi.La Curia Generalizia del nostro Ordine risiedo in Roma in una bella palazzina in Via Giacomo dei Medici n.3 mentre la Presidenza generale e la Procura della Congregazione Cistercense in Italia risiede pure in Roma presso la vetusta Basilica di S.Croce in Gerusalemme, ove in una ricca Cappella si venerano le principali reliquie di Nostro S. Gesù Cristo.
PACE E SALUTE NEL SIGNOREMONTEREALE, 11 Maggio 1933, regnando Pio XI° sulla Cattedra di San Pietro.
Donna Maria Gesualda Ricci Abbadessa

P.S. - In separato volume ho raccolto la cronistoria dei fatti salienti della Comunità quali ricordo, dopo il mio ingresso nel Monastero (1896). Non esiste ripeto per gli anni antecedenti una raccolta di notizie e di documenti ma una elencazione del rinnovo delle cariche monacali e le date di morte di tante nostre dilette e pie consorelle"
Maria Gesualda Ricci Badessa
Montereale 11 Maggio 1933 Monastero di S.Leonardo