Quale Abbadessa del Monastero di S.Leonardo sono stata spesso richiesta di
notizie sull' "origine e le vicende del Monastero". Sollecitata dalle
stesse Consorelle,avvalendomi della Collaborazione dell'Avv.Romolo Trinchieri,
nostro stimato benefattore qui dimorante nell'estate con la sua famiglia, riassumo
qui appresso quanto la tradizione e le fonti storiche fino ad oggi conosciute
ci hanno tramandato.
Né deve meravigliare la pochezza delle notizie perché dopo che
questo Monastero dal Monte S. Leonardo ebbe a trasferirsi in Montereale (frazione
Piedicolle), esso fu distrutto prima dal terremoto del 1600 e poi anche dal
successivo terremoto del 1703 e subì altre sì le ripercussioni
politiche delle varie denominazioni, nonché quelle delle lotti tra liberali
e Borboni e del periodo della cosidetta reazione.
Nel passato poi non si curava molto la conservazione delle carte che interessavano
la storia del Monastero. Attraverso gli anni si era anche perduta la nozione
di una dipendenza gerarchica dell'Ordine Cisterciense a cui ci onoriamo di appartenere.
Unico documento che il Monastero conserva è la memoria scritta il 2/6/1928
dal nostro defunto confessore D.Mariano Tozzi, la quale memoria è interessante
per la elencazione delle molte e cospicue rendite che in antico godeva e per
il ricordo delle care consorelle che ci precedettero.
In tale memoria fu premura della defunta Abbadessa Donna Maria
Veronica Mariani annotare successivamente i vasti cambiamenti ed. aumenti della
famiglia Monastica dopo il 1898. L'ultima annotazione è la data della
morte della compianta e fattiva Ahbadessa ohe mi precedette e cioè Donna
Maria Francesca Giovannelli, mancata ai vivi il 17 ottobre 1933" Né
dimenticherò quanto desumo dalla consultazione del ^Catalogus generalis
Abbatiorum Prioratum Monasteriorum et religiosorum S.Ordinis Cistercensis^"
edizione 1931 curata dalla Tipografia Vaticana e stampata per ordine del Capitolo
generale del nostro Ordine tenutosi il 6 agosto 1930 e seguenti nel Monastero
di Augia Malore (Austria)oCiò premesso e ritornando all'origine del Monastero
dirò che la tradizione lo vuole fondato nel 1400 alle falde del Monte
Castiglione in località "Le Pozze" posta in frazione Paganica
di questo Comune e precisamente tra i confini della frazione Marana a mezzogiorno
di Montereale e rimpetto alla città esistente in quei tempi.La località
si chiamò poi S.Leonardo dall'esistenza del nostro Monastero colà
situato e dal popolo è ancora oggi chiamata "Monte S. Leonardo"
o Tuttora, a quanto mi si riferisce sono evidenti alcuni ruderi notevoli di
quell'antico Monastero addossati ad uno scoglio del Monte. In un muro esterno
si osservano tuttora quattro o cinque feritoie circolari. I medesimi sono prossimi
all'attuale "Casale Cavalli" in muratura a destra di ohi ascende un
pò in su'.Si ignora chi fondasse il nostro Monastero. Si sa che era anche
denominato "Monastero di S. oLeonardo della Selva" ed ospitava un
notevole numero di religiose. II Monastero prima e la località ove sorse
poi, furono dedicati a S.Leonardo Abate delloOrdine Benedettino e confessore,
Santo Eremita della Francia, nato nell'inizio del secolo sesto, il cui culto,
molto antico in Italia, si diffuse ancor più nel Regno delle Due Sicilie
sotto la denominazione degli Angioini (1266).
Nè può meravigliare che proprio nel territorio di Montereale sorgesse
un Monastero che abbracciò la regola di San Benedetto e che andò
a stabilirsi sull'alto di un monte in perfetta solitudine di spirito dedicandosi
al puro ascetismo ed intramezzando la preghiera col lavoro dei campi e dei boschi.Si
rammenti che i seguaci di S.Benedetto nel territorio di Montereale avevano fondato
varii Monasteri, tra cui si ritiene quello posto nella località denominata
attualmente S.Antonio e l'altro intitolato a S.Mauro prossimo all'attuale Chiesa
di S.Lorenzo in Fano. Intorno al mille la piana di Montereale era, se non un
lago, certo un pantano come la denominazione data alla Chiesa di S.Maria in
Pantanis fa pensare. A sostenere questa idea basti il ricorso del Grande Patriarca
S.Benedetto consacrato in un affresco di squisita fattura esistente nella parete
sinistra della Chiesa di S.Giovanni in frazione Paganica, ove si ammira appunto
il Santo che prega circondato da una folla di discepoli e avanti lui a figurato
un paesaggio in cui balza evidente la forma di un lago solcato di imbarcazioni.
Ma se ab immemorabile fu compiuta la bonifica della piana dell'Aterno, proseguita
ed intensificata ai nostri giorni, ciò fu dovuto alla opera di bonifica
e di lavoro. Ebbe dunque S.Benedetto dei Monasteri in Montereale e così
anche un luogo di ascetismo per le donne che sorse sul Monte S.Leonardo, secondo
i più S.Antonio Abate.
Al ricordo di S"Benedetto si ricollega poi anche il titolo abbaziale di
cui è insignito il Parroco pro tempore delle due Chiese collegiate di
S.Maria in Pantanis e di S.Maria Assunta in Montereale, titolo oggi impersonato
nel zelante ed ottimo nostro Parroco Don Pio Fulvi Ritornando alla vita del
Monastero sul Monte S.Leonardo, nulla tradizione di particolare ci ha tramandato
all'infuori di quel fatto saliente e luttuoso, verificatosi intorno al 1550,
e cioè che, una triste notte, il sacro recinto fu violato da una irruzione
di malviventi che sottoposero l'infelice Comunità alle più crudeli
sevizie, uccidendo perfino molte suore. Le poche scampate con la fuga alla morte
si rifugiarono nei paesi circostanti attendendo tempi più propizi per
riunirsi. Pose termine alla dispersione una munifica Duchessa della Casa d'Austria,
allora regnante, a nome Margherita figlia dell'Imperatore Carlo V e sorella
del Re Filippo di Parma, la quale Duchessa, possedendo molto proprietà
in Montereale, donò alle profughe lo stabile e il terreno dove oggi ci
troviamo e su cui allora sorgeva un Castello posto in prossimità della
Porta di S.Leonardo. Ciò avvenne molto prima del 1600. Si ritiene nel
1569. Allora Montereale era una città cinta di mura e munita di porte,
con castelli e fortezze, piena di palazzi e di signori, molti di essi dediti
alle lettere ed alle arti. Una delle sue tre porte era quella denominata di
S.Leonardo ove nei primi tempi vivemmo. Tuttora si osservano le tracce di tale
porta il cui arco fu demolito pochi decenni addietro per evitare percoli ai
passanti. Con intenzione protettrice la eletta e nobile Duchessa Margherita
d' Austria volle che il nuovo Monastero sorgesse proprio nell'interno della
città sulle rovina di un vecchio castello e vicino alla porta ricordata,
perché ivi era anche un punto difeso costituente fortezza, come una parte
del muro di cinta del nostro Ritiro contiguo all'attuale strada, di accesso
tuttora dimostra. Più su, in località S.Francesco, notansi ancora
notevoli avanzi di un castello di tipica forma medioevale. Ritengo che la data
di donazione dei beni formanti l'attuale Monastero da parte della Duchessa Margherita
d'Auastria, come SOpra accennato, sia stata proprio quella del 1569,perché
fu nell'aprile di detto anno che detta Signora ebbe un sontuoso ricevimento
in Aquila di cui parlano le storie e che fu ricordato nelle tele di un valente
pittore aquilano. Dopo due giorni da quel ricevimento la detta Duchessa renne
da Aquila a Montereale ed è presumibile che il suo cuore magnanimo, saputa
la disavventura capitata alla nostra comunità abbia lenito il nostro
dolore donandoci un nuovo Convento e i beni occorrenti alla nostra vita. Presumibilmente
anche in quello stesso periodo dovette costruirsi la Chiesetta esterna dedicata
a S.Leonardo. Ma il nuovo convento pochi anni rimase in piedi perché,
come sopra accennato, fu distrutto dal terremoto nel 1600. Venne riedificato
nel 1615, si ignora se nella forma attuale. Nulla di preciso ci è stata
poi tramandato sulle condizioni del Monastero dopo l'altro terremoto del 1703.
Montereale apparteneva nel 1700 al Regno delle Due Sicilie. Dopo Carlo III,
aveva regnato Ferdinando IV Borbone di Spagna, il cui nome è ricordato
in un epigrafe a sinistra della Cappella ove è l'urna contenente le spoglie
mortali del B. Andrea, agostiniano situata nella Chiesa omonima di questa città.
Ivi è ricordato che Ferdinando IV rè dell'una e dell'altra Sicilia
e di Gerusalemme, infante di Spagna,ecc. con dispaccio dell'11 aprile 1789 diretto
al Governatore di Montereale Sig. Carlo De Marco, ordinava in quali giorni o
circostanze si dovesse aprire il santuario del Beato. Ai Borboni subentrò
la dominazione decennale di Napoleone Buonaparte , che regnò attraverso
il fratello Giuseppe prima e poscia attraverso il cognato Gioacchino Murat.Nel
decennio di quell'occupazione si fecero leggi contrarie alla Chiesa, si soppressero
gli Ordini Religiosi spogliandoli dei loro beni. E fu allora che dal Monastero
di S.Chiara, soprastante al nostro, furono espulse le religiose cllarisse che
vi si trovavano le quali si rifugiarono nel nostro Monastero in numero di setta
(le Suore Lavinia Ricci di Montereale, Maddalena Contini della Frazione di Cavallai;
Colomba e Gesualda De Acutis di Pizzoli, Celesta Paolucci di Bora e la conversa
Innocenza De Sanctis di Montereale). Ma altri dolori e preoccupazioni subì
il nostro Monastero ne gli anni che seguirono fino alle leggi di soppressione
del Governo Piemontese del 1866 in cui venne anch'esso spogliato di ogni bene
terreno, non escluso il sacro edificio il quale per le ritorte vie demaniali
passò in proprietà al Comune e questi, bonariamente , consentì
che noi vi rimanessimo. B1 superfluo aggiungere che la nostra comunità
nell'infausto periodo di transizone visse luttuose giornate di ansia angosciosa.
I beni del Monastero vennero poi acquistati nel 1918 da Mons. Loreto Forti con
denaro e per cura dell'Ecc.moo Vescovo Diocesano di Rieti da cui dipendiamo.
E detto Monsignore con istromento 23 dicembre 1923 rep. 6984, per atti del notaio
Andrea Ricci, lo rivendette nella forma cosidetta tontinaria a più persone
parte viventi, tra cui figura la sottoscritta, ai patti e condizioni in quell'istromento
previste. Al momento in cui scrivo il nostro Monastero è uno dei dieci
"Asceteria" di stretta clausura papale, esistenti in Italia, come
de sumo a pag.o 300 del ricordato Catalogo generale edizione 1931 del nostro
Ordine.
Gli altri asceterii in ordine di data di fon dazione sono i seguenti
1) S.Maria e S.Michele in Ivrea (Piemonte), 1041 anno di fondazione.
2) S.Caterina V.e M. in Sanseverino o (Marche), 1514 a.f.
3) 3) S.trinità in Cortona (Toscana), 1545 a.f
4) S.Bernardo in Nepi (Lazio), 1617 a.f5
5) Anagnino in Anagni (Lazio), 1713 a.f
6) SS.ma Annunziata in Possano (Piemonte), 825 a.f.
7) Nascita B. Verine Maria in S.Paolo in Appiano (Veneto),1883 a.f.
8) SS"Protasio e Gervasio in S.Giacomo di Teglia (Treviso), ignorasi l'anno
di fondazione.
9) Visitazione in Viterbo (Lazio), ignorasi l'anno di fondazione.
Pertanto il nostro Monastero di S.Leonardo ha sette secoli di vita ed è
cronologioanente il secondo "ascetrium" sorto in Italia, ciò
che ci riempie di viva soddisfazione e consolazione a maggior gloria del Signore
e del nostro legislatore e S.Patriarca e del nostro propagatore S.Bernardo.Alla
data di questa memoria (11 maggio 1933), che corrisponde alla mia elezione ad
Abbadessa, la Comunità era composta con me di 12 persone e più
precisamente sotto il mio governo trovansi otto monache coriste e tre suore
converse. Tra le monache risultavano:
1) Donna Maria Francesca Giovannelli di Montereale (capoluogo), con la carica
di Vicaria o Priora;
2) Donna Maria Luiaa Colantoni di Catsel S.Angelo in Provincia di Rieti (frazione
di S.Rufina),maestra delle novizie e sacrestana;
3) Donna Maria Teresa Crisciotti di Montereale (Collesalve), portinaia;
4) Donna Maria Geltrude Guarnieri di Montereale (frazione di Cavagnano);
5) Donna Maria Agnese Crisciotti di Montereale (Collecalvo)dispensiera o celleraria;
6) Donna Maria Nazarena Pompili di Montereale (frazione Cesaproba), aiuto portinaia;
7) Donna Maria Giuseppeina di Montereale (frazione di Cavagnano), aiuto sacrestana;
8) Donna Maria Rita Contini di Montereale (frazione di Cavallari), novizia;
9) Donna Maria Pia Ciucci di Montereale (frazione di Paganica : Castello) -
novizia.
Tra le suore converse figuravano 1) Suor Maria Caterina Crisciotti di Montereale
(frazione di Collecalvo);2) Suor Maria Maddalena Fiori di Campotosto (frazione
Poggiocancelli);3) Suor Maria Benedetta Ferri di Montereale (frazione di Cavallari).
Giunta a questo punto non debbo passare sotto silenzio la visita fatta a questo
Monastero il 18 settembre 1927 dall'Ill.mo Rev.mo Abate del Monastero li S.Croce
in Gerusalemme di Roma, e cioè Don Edmondo Bernardini Presidente generale
della Congregazione Italiana del nostro Ordine di cui egli é anche definitore,
illustre personalità la cui conoscenza abbiamo potuto fare a mezzo dell'avv.
Romolo Trinchierio La venuta di Don Edmondo Bernardini segna per noi una tappa
indimenticabile e costituisce, direi, una nuova era nella storia della Comunità.
Da questa venuta inizia una maggior collegamento gerarchico con il Governo Generale
del nostro Ordine e un diverso indirizzo alla vita del Monastero di S.Leonardo.
Abbiamo potuto così dare uniformità all'abito che indossiamo,
adottare il Rituale ed, il Breviario dell'Ordine ed improntare la nostra vita
alla regola dettata dal S.Patriarca e alle successive nostre Costituzioni uniformatesi
queste al Codice di Diritto Canonico per rescritto della S.Congregazione dei
Religiosi dell' 8 maggio 1934 ed adottato da tutti i Monasteri delle Monache
Cistercensi d'Italia. Dirò ancora che questo Monastero dipende gerarchicamente
dal Vesscovo di Rieti, immediatamente soggetto alla S.Sede apostolica e dalla
Presidenza Generale della Congregazione Cistercense di S.Bernardo in Italia.
Attualmente siede sulla cattedra vescovile Mons. Massimo Rinaldi, che sempre
si è dimostrato sollecito delle necessità della nostra Comunità
nonché paterno e premuroso nostro Consigliere. Nell'ordine Cistercense
poi governa e regge: come Generale l'abate Francesco Iamssens; come Presidente
per la Congregazione in Italia Don Edmondo Bernardini, e come Procuratore di
essa Don Raimondo Bazzichi.La Curia Generalizia del nostro Ordine risiedo in
Roma in una bella palazzina in Via Giacomo dei Medici n.3 mentre la Presidenza
generale e la Procura della Congregazione Cistercense in Italia risiede pure
in Roma presso la vetusta Basilica di S.Croce in Gerusalemme, ove in una ricca
Cappella si venerano le principali reliquie di Nostro S. Gesù Cristo.
PACE E SALUTE NEL SIGNOREMONTEREALE, 11 Maggio 1933, regnando Pio XI° sulla
Cattedra di San Pietro.
Donna Maria Gesualda Ricci Abbadessa
P.S. - In separato volume ho raccolto la cronistoria dei fatti salienti della
Comunità quali ricordo, dopo il mio ingresso nel Monastero (1896). Non
esiste ripeto per gli anni antecedenti una raccolta di notizie e di documenti
ma una elencazione del rinnovo delle cariche monacali e le date di morte di
tante nostre dilette e pie consorelle"
Maria Gesualda Ricci Badessa
Montereale 11 Maggio 1933 Monastero di S.Leonardo