notizie tratte dal Sito del Dipartimento di Medievistica

Gli ospedali nella Lunigiana medievale

Censimento e schedatura a cura di Enrica Salvatori (© Enrica Salvatori/Dipartimento di Medievistica 2000)

con le preziose correzioni e aggiunte di Elisabetta Girardi e Roberto Ricci

SS. Giovanni e Leonardo di Pontremoli: chiesa e ospedale fuori dalla porta di Sommoborgo (ora Porta Parma), nei pressi del sobborgo di Terrarossa. Un monastero di san Giovanni di Pontremoli è attestato in un placito del 1091, ma non è possibile stabilire, come sostiene Formentini, se abbia un legame con l'hospitale Sancti Johannis de Pontremulo attestato solo a partire dalla fine del XIII secolo nelle decime bonifaciane e nominato in seguito nell'estimo del 1470-71 tra gli enti esenti (48). Negli statuti cinquecenteschi di Pontremoli si legge di un mulino ecclesiae sive hospitalis sanctorum Leonardi et Iohannis, che sembra essere l'unica attestazione simultanea di entrambi i titoli (49). Per Formentini l'ospedale apparteneva all'Ordine dei cavalieri di S. Giovanni di Gerusalemme fin dalla fine del XII, quando i gerosolimitani si insediarono anche a san Leonardo al Frigido (50), ma si deve rilevare che non solo il legame non è provato, ma che anche la presenza gerosolimitana nel XII secolo in S. Leonardo al Frigido non è certa (si veda questo ospedale). Secondo Bernardino Campi, cronista pontremolese del XVII secolo, l'ospedale divenne una commenda dei gerosolimitani nel 1420 per opera del cavaliere Antonio Enrighini (51), un cui familiare, Tommaso, è stato nel 1418 vescovo di Brugnato. Gli dovette succedere un altro parente, Ludovico Enrighini, attestato in documenti seguenti. In effetti l'appartenenza dell'ente ai gerosolimitani si documenta con certezza nel 1433 e nel 1438, quando Ludovico Enrighini è attestato come preceptor et administrator hospitalis S. Leonardi de Pontremulo, dell'ospedale di S. Leonardo al Frigido e della chiesa di S. Margherita di Montignoso, e risulta subordinato al priorato del Santo Sepolcro di Pisa (52). Nel 1590 la commenda appare sotto il titolo dei SS. Maria e Leonardo: Zucchi Castellini ritiene che la titolazione alla Vergine gli derivi da un altro oratorio che l'Ordine gerosolimitano ebbe entro l'abitato di Pontremoli: la chiesa di S. Maria di Piazza o della Madonna del Rosario. Alla fine del XVI dell'antico ospedale esisteva solamente un portone, che venne demolito (53).