CAPITOLO II

Come il buon San Leonardo abbandonò la corte e si fece religioso

Il soggiorno a Corte confermò in Leonardo la volontà di rinunciare al mondo, per condurre una vita solitaria. Decise quindi di lasciare quell'ambiente di intrighi, di sfrenate ambizioni, spesso teatro di dissolutezze e crudeltà.

In quel tempo sulle rive della Loira, a Micy, oggi la Chapelle Saint-Mesmin, viveva una colonia di religiosi, guidati da un uomo di grande saggezza e santità, Massimino, che la Chiesa onora con il nome di Saint Mesmin.

Quella comunità era costituita da uomini che, abbandonato il mondo, con la preghiera, lo studio e la mortificazione, si preparavano al futuro ruolo di apostoli. Parecchi di quegli uomini, i cui nomi sono ben conosciuti, evangelizzarono le regioni vicine, il Dunois, il Maine, l'Orléanais.

Presso questi santi monaci si recò anche Leonardo con suo fratello Lifardo, il quale condusse una vita di santificazione e fondò il monastero di Meung.

San Massimino non tardò ad apprezzare i meriti e le virtù del nuovo adepto Leonardo. Desideroso di farlo salire nei vari gradi della gerarchia ecclesiastica, lo presentò al vescovo d'Orléans, il quale lo ordinò diacono. Leonardo, nella sua umiltà, come più tardi farà San Francesco d'Assisi, si riteneva indegno del sacerdozio e pertanto volle restare per tutta la vita diacono, cioè servitore di Dio e degli uomini.

Proprio durante il suo soggiorno a Micy compì il suo primo miracolo, secondo quanto affermano gli storici. Il giorno di Natale, nella sua funzione di diacono, stava portando il vino per la messa, quando gli si avvicinò un povero che gli chiese aiuto. Leonardo, senza alcuna esitazione, ascoltando solo la voce del cuore, dà al povero tutto il vino, che sostituisce con acqua attinta ad una fonte vicina. Ma ecco che, oh ! meraviglia! , si compie il miracolo: la sua carità è premiata. Si ripete il miracolo di Gesù a Cana : l'acqua è mutata in un vino delizioso.

Non sappiamo con certezza quanto tempo Leonardo rimase a Micy, è molto probabile che vi rimase fino alla morte del suo maestro Massimino avvenuta nel 520.

Allora, ormai pronto per l'apostolato missionario, obbedendo alla vocazione dello Spirito Santo che lo chiamava in altri luoghi, lasciò definitivamente Micy e si incamminò verso il Limosino.


Il battesimo di San Leonardo per mano di San Remigio (XVI sec.)

 

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